di Redazione
LOCRI – Daniela Ferraro porta la Locride al Premio Nazionale di Poesia di Jesi, in provincia di Ancona. Sabato 14, nella cittadina marchigiana nota per la produzione del “Verdicchio” dei castelli, l poetessa locrese ha preso parte all’importante kermesse con una poesia dedicata al borgo antico di Ferruzzano Superiore, contenuta nella raccolta “Piume di cobalto” (Aletti editore) ottenendo la segnalazione da parte di una prestigiosa giuria, composta da eminenti critici letterari e poeti italiani, come Lorenzo Spurio, Emanuele Marcuccio, Susanna Polimanti e Marzia Carrocci.
Tra l’altro, lo stesso giorno, Daniela Ferraro si era classificata terza al concorso nazionale “Gli autori dell’anno” svoltosi a Torino ma, data la simultaneità degli eventi, aveva optato per la partecipazione al concorso marchigiano, ultimo di una lunga serie di successi che la poetessa locrese ha raccolto negli ultimi mesi in tutta Italia, da Roma a Caserta, passando per Massa Carrara e, appunto, Torino.
Al Premio Nazionale di Poesia di Jesi ha preso parte anche il poeta di Ardore Gaetano Catalani, che ha presentato la sua poesia in dialetto calabrese “Piccirigliu meu”, vincitrice del primo premio nella sezione dialettale.
A entrambi (ritratti in due foto diverse) vanno le congratulazioni della redazione di Lente Locale.
Prima di chiudere, vi lasciamo ai versi della poesia di Daniela Ferraro:
A FERRUZZANO SUPERIORE.
Mai pace ha il vento
né lo stormir di fronde.
– Vaghi fantasmi
sussurrano d’attese –
Soffia la notte
sopra romite stelle,
su giacigli di nubi
l’ombra tua stanca.
– Rammenti ancora
lo scalpiccio dei passi,
amene risa
e lumi alle finestre,
la parca mensa
che ringraziava il cielo,
garrulo amore
dentro dirotti sguardi? –
Su sue sbiadite orme
ansima il tempo
– fremito al labbro
è il logorio di assenze –
ma dei ricordi
comprimi pena cruenta
come una madre
che ai figli
occulta il pianto.
Mi complimento con te, cara Daniela, per la bellezza delle immagini e la musicalità dei versi.