RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO (Foto di repertorio):
Personale militare della Delegazione di Spiaggia di Bianco, congiuntamente a funzionari dell’Arpacal di Reggio Calabria, ha proceduto, nella giornata del 15 luglio scorso, sentito il magistrato di turno della Procura della Repubblica di Locri, a porre sotto sequestro probatorio, l’impianto di depurazione acque reflue ubicato in località Valle nel comune di Bianco.
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Più nello specifico, è stato accertato e verificato in flagranza, che dall’impianto di depurazione si percepivano forti odori nauseabondi caratteristici di reflui fognari che si riversavano nel torrente “S.Antonio” per poi successivamente arrivare in mare.
Considerata la gravità dell’inquinamento in atto, procedevano ad ispezionare il depuratore, accertando numerose criticità. Veniva accertata sul piazzale d’ingresso la presenza di refluo fognario che fuoriusciva da una vasca del sollevamento di ingresso all’impianto, i carroponti non erano funzionanti, oltre ad altre anomalie tecniche che ne pregiudicavano la corretta funzionalità. Il personale dell’Arpacal eseguiva un campionamento al fine di accertare i valori e le caratteristiche delle acque reflue.
Considerata la gravità dei fatti accertati con i consequenziali danni all’intero litorale marino-costiero con possibili ripercussioni per la salute pubblica attesa la stagione estiva in corso, e sentito il magistrato di turno Federica Riolino, i militari procedevano ad apporre i sigilli all’impianto, concedendo la custodia con facoltà d’uso del depuratore al dirigente dell’ufficio tecnico comunale, al fine di ripristinare immediatamente la funzionalità del ciclo depurativo.
Il sequestro è avvenuto il 15 luglio. Domani l’avvocato del Comune chiederà il dissequestro. A maggio il Comune ha partecipato ad un bando regionale riservato ai comuni costieri ottenendo un finanziamento di 56 mila euro per tamponare la questioen inquinamento.