di Redazione
LOCRIDE – L’importante cifra, 2000 euro, è stata raccolta inaspettatamente durante la festa privata di Capodanno, organizzata da un gruppo di giovani della Locride, per la quale ognuno dei partecipanti aveva dato il proprio contributo e, alla fine, tolte le spese organizzative, appunto rimaneva la somma che hanno deciso di donare.
«Da tanti anni realizziamo feste riservate ad amici e conoscenti, il cui fine è stato sempre quello di condividere momenti di gioia e di spensieratezza – dice Corrado Iaconis a nome del gruppo di amici –. Quest’anno, insieme ad altri amici, abbiamo deciso di fare qualcosa in più: qualcosa che potesse rendere non soltanto felici le persone che hanno partecipato ma che potesse contribuire a rendere il nostro territorio un posto migliore. Grazie alla festa che abbiamo organizzato, siamo riusciti a raccogliere un importante contributo che abbiamo deciso di devolvere all’Associazione “Angela Serra” per la Ricerca sul Cancro affinché la Locride possa veder sorgere un hub oncologico che vada incontro alle esigenze di tante persone che per necessità, spesso (o sempre), si trovano costrette a cercare cure nel settentrione. La donazione è frutto di un filo conduttore che lega tutti noi: nonostante alcuni vivano fuori per lavoro e ad altri invece vivono in Calabria, amiamo perdutamente la nostra terra e non smetteremo mai, finchè sarà possibile, di dare un contributo fattivo, sia esso anche un semplice comportamento o una donazione come nel caso di specie, a quelle realtà che perseguono il bene della nostra regione».
«Desidero ringraziare pubblicamente questi giovani e, nonostante le donazioni per questo progetto siano ormai tante, questa mi ha particolarmente colpito in maniera positiva sia per il modo con il quale la somma è stata raccolta, sia per la giovane età dei ragazzi. Non è assolutamente scontato che dei giovani decidano a posteriori ed in totale autonomia di devolvere il ricavato di una festa ad una associazione che si occupa di cancro; il cancro come tutte le altre malattie solitamente non sono, come è giusto che sia, nei pensieri di ragazzi di 18, 20 o 30 anni, eppure loro hanno avuto la sensibilità unanime di dare il loro contributo per migliorare le condizioni di chi vive un momento difficile della propria vita. Questa donazione ha un valore che va oltre quello economico, ci indica che abbiamo un ottimo “vivaio” e con dei buoni “mister” molte partite importanti potranno essere vinte, con bravi ragazzi come questi il nostro futuro è in buone mani» dice il responsabile regionale dell’Associazione “Angela Serra”, Attilio Gennaro.