RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
REGGIO CALABRIA – Viabilità, infrastrutture e sicurezza stradale, problematiche che si ripropongono puntuali all’indomani dei tanti drammatici incidenti che con cadenza regolare consegnano alle cronache un bollettino disarmante. Ad intervenire su un tema su cui si dibatte ormai da anni senza una soluzione definitiva è il consigliere provinciale Pierpaolo Zavettieri che mette l’accento sulla necessità di provvedimenti risolutori e non più rinviabili.
Appena ieri – dice Zavettieri – ci è toccato registrare l’ennesimo incidente avvenuto sul tratto di Statale 106 compreso tra Pellaro e Bocale, nel quale hanno preso la vita due giovani e ne sono rimasti feriti gravemente altri due. Certi episodi che purtroppo ricorrono in modo sempre più frequente e senza soluzione di continuità, oltre a far registrare l’unanime cordoglio dell’opinione pubblica, sollecitano alcune riflessioni soprattutto da parte della classe politica e degli organi competenti. Molti – prosegue Zavettieri – sull’onda emotiva determinata dall’imminenza di un incidente, tendono a colpevolizzare la politica assente e probabilmente di colpe, ritardi ed inadempienze si può parlare a ragion veduta.
Detto ciò credo però che il problema della viabilità nel Mezzogiorno affondi le radici in tempi lontani e oggi merita di essere affrontato in modo definitivo. Dando uno sguardo alla Statale 106, in provincia di Reggio si scorge un tratto, quello compreso tra Locri e Reggio che versa in assoluto stato di abbandono, circa 100 km di strada ormai obsoleta è assai pericolosa.
Intervenire sull’ammodernamento del tratto in questione – prosegue Zavettieri – credo sia una priorità assoluta non più procrastinabile. Pensare una strada a 4 corsie separate fra loro con barriere a norma nel 2016 dovrebbe essere la giusta risposta per una arteria stradale di tale rilevanza. Quest’ultimo incidente ci suggerisce ancora una volta anche un altro dato importante, quello legato alla necessità dell’osservanza delle regole e del rispetto del codice della strada, una buona pratica spesso ignorata. Va da se – conclude Zavettieri – che qualsivoglia infrastruttura, comunque necessaria, non potrà mai sostituire l’attenzione e la prudenza alla guida.