di Giovanni Scarfò *
MONASTERACE- Il 7 gennaio si è svolto il convegno-mostra per la conclusione del restauro di una parte del Castello di Monasterace Centro, recuperato con un PISL di 540.000€ del 2012. Un altro finanziamento di 2.500.000€, ottenuto nel 2015 a completamento del precedente, consentirà di portare a termine i lavori per tutto il Castello.
Saluti: Sindaco Cesare De Leo, Mario Oliverio, Presidente Regione Calabria, Nicola Irto Presidente Consiglio Regionale della Calabria.
Presentazione: Arch. Margherita Eichberg, Soprintendente Belle Arti e Paesaggio della Calabria e Arch. Paolo Malara, Presidente Ordine Architetti della Provincia di Reggio Calabria. Relazioni:prof.ssa Francesca Martorano, Architettura fortificata, Arch. Vincenzo De Nittis, Architettura Storica e restauro, Dott. Francesco Cuteri, Archeologia di un centro storico, Dott. Vincenzo Naymo Inventari inediti e Fonti Notarili, Dott. Giuseppe Mantella Restauro degli affreschi, Arch. Maria Reggio, Buone prassi per la conservazione. La Mostra è stata curata dagli Architetti Vincenzo de Nittis, Maurizio Diano, Antonio Borgia e Guido Coniglio(Conservazione dei Beni Artistici).
La storia del castello inizia nel medioevo. Da sempre proprietà privata, nel 1932 è stato posto il vincolo culturale, però mai rispettato da nessuno, neanche dallo Stato, che l’ha abbandonato al suo destino di “condominio”.
La parte restaurata è stata finalizzata a una scuola di restauro per i beni culturali e alla mostra dei reperti ritrovati a Monasterace Centro durante gli scavi realizzati negli anni ’90 dalla Dott.ssa Maria T. Iannelli e dal Dott. Francesco Cuteri durante il rifacimento di piazza Duomo.
É di questi giorni la notizia dei nuovi finanziamenti del Ministero per Beni Culturali: 300.000.000€ totali, di cui 3.600.000€ per la Calabria. É stato sottolineato che non sono sufficienti. Sicuramente non coprono tutte le necessità per la Calabria. Ma oggi è più importante rilevare il nuovo indirizzo impresso dal Ministero Franceschini rispetto al passato: la tutela del Beni Culturali ridiventa protagonista per fare della Cultura il testimone più importante della identità italiana, con tutte le conseguenze positive anche dal punto di vista turistico ed economico.
Certo, il crollo del portale d’ingresso di quella che è stata la Villa dei Conti Gabrieli in località Pannaconi, frazione di Cessaniti (VV), non dice nulla di buono perché sottolinea uno stato di abbandono.Purtroppo anche la Regione Calabria continua a governare senza un assessore o un consigliere delegato ai Beni Culturali. Perché?
Monasterace aveva avuto già dei finanziamenti per il restauro (in corso) del Museo Archeologico e per la salvaguardia del sito. La protezione della zona del Tempio è stata già realizzata, grazie anche alla collaborazione della Provincia di Reggio Calabria che già, in un primo tempo, era intervenuta durante le mareggiate del 2011 per evitare il peggio, realizzando una barriera difensiva per attenuare l’onda d’urto della mareggiate.
Altri 700.000€ sono stati già stanziati nel 2014 dal Ministro Franceschini, al quale il Ministro Lanzetta aveva fatto presente la necessità di proteggere tutta la duna, soprattutto la parte che riguarda il pavimento mosaicato dei “draghi e dei delfini” scoperto dall’archeologo Francesco Cuteri nel 2013, con la direziona scientifica della dott.ssa Maria T. Iannelli, direttore del Parco Archeologico, e con la partecipazione volontaria di molti studenti di varie Università italiane e dell’ateneo di Bahia Bianca, in Argentina. Senza dimenticare il bellissimo gesto degli studenti dell’Istituto Comprensivo di Vibo Valentia che hanno devoluto la loro “paghetta” per il completamento degli scavi.
Purtroppo, dopo 16 anni, la stagione degli scavi è stata interrotta. Anni in cui grazie alla Soprintendenza di Reggio Calabria, alla Scuola Normale di Pisa, alle Università di Pisa, di Firenze e di Reggio Calabria, alla dott.ssa Maria Teresa Iannelli, direttore del Museo e del Parco Archeologico di Monasterace, al dott. Francesco Cuteri, agli studenti e alle prof.sse Maria Cecilia Parra e Lucia Lepore che li hanno guidati sul campo, è stata riscritta la ricca e interessante storia di Kaulonia con tante pubblicazioni e mostre che hanno l’hanno resa visibile all’Italia e all’estero. A tutti loro i ringraziamenti della Comunità di Monasterace, nella speranza che gli scavi possano riprendere per completare la storia del sito. E di questo non può non farsi carico, per quello che le compete, anche la Regione Calabria. In questo senso il presidente della giunta regionale ha affermato che i nuovi POR sono stati indirizzati per realizzare interventi di vario tipo nei siti archeologici calabresi della magnagrecia.
E’ stato detto che un “intoppo” burocratico blocca la possibilità di spesa dei 700.000€, lo stesso blocco che non consente, pare, di utilizzare la stanziamento di 2.500.000€ della Regione Calabria per completare la protezione di tutta la fascia dunaria del sito di Kaulonia.
Non ci resta che avere fiducia, sperando nella clemenza del mare.
* Presidio Italia Nostra Monasterace