di Gianluca Albanese
LOCRI – Dal vivo è molto più carina e simpatica di come appariva in Tv durante i primi tre mesi del suo mandato parlamentare, quando rivestiva il ruolo di capogruppo alla Camera del movimento 5Stelle. E parla in maniera convincente della sua esperienza, dei lavori parlamentari in aula e in commissione, col linguaggio della ragazza della porta accanto, quella con la quale si scambiano volentieri quattro chiacchiere in attesa dell’autobus.
Questo pomeriggio, la parlamentare pentastellata Roberta Lombardi ha incontrato, in maniera molto informale, i simpatizzanti e gli attivisti del movimento di Beppe Grillo in un centralissimo bar di Locri. La platea, tutt’altro che sparuta, considerando ora, periodo e generale disaffezione della gente comune verso la politica, era composta dai “grillini” della prima ora ma anche da qualche insospettabile, come l’ex sindaco di San Luca Sebastiano Giorgi. Prima dell’inizio di questo piccolo “meet up”, la parlamentare ha ricevuto l’omaggio floreale degli attivisti sidernesi Luigi Errigo e Dino Audino, sfoggiando un pancione da premaman che l’ha resa più “umana”, donna tra donne, cittadina tra cittadini. I temi forti sono sempre quelli: la diversità del movimento 5Stelle nel metodo e nell’approccio generale verso l’attività politica «vista – ha detto – come servizio civile, perchè nessuno di noi vuole fare carriera e puntiamo a fare al massimo un paio di legislature perchè siamo gente comune prestata alla politica attiva, un impegno dal quale non si può rifuggire, perchè la politica determina ogni aspetto della nostra vita» e poi quello che ha definito «Il blocco unico Pd-Pdl-Scelta Civica» e «La falsa opposizione di Sel, Fratelli d’Italia e Lega», prendendo le distante da entrambi.
Ha introdotto i lavori la referente locale Melania Di Bella, che ha dapprima ringraziato il titolare del bar «simpatizzante del movimento che ci ha concesso il locale» per spiegare poi che «Facciamo un breve resoconto di questi primi quattro mesi di attività uscendo dalle solite discussioni su Berlusconi e Imu visto che abbiamo 20 punti fondamentali del programma e abbiamo già presentato quasi tutti i progetti di legge. In primis – ha aggiunto – stiamo rinunciando al 70% delle indennità e non è poco».
Quindi, è toccato alla protagonista che per accentuare il carattere informale della riunione, ha parlato in piedi premettendo che «Non consiglio nemmeno al peggior nemico di fare il capogruppo alla Camera. I primi quattro mesi sono serviti a prendere le misure a tante realtà e a imparare i meccanismi del parlamento. Lo schieramento unico è terrorizzato da noi perché non copriamo interessi di lobby e categorie. I media non sottolineano il nostro lavoro. Ora abbiamo la prova che Pd e Pdl sono una cosa sola e gli aneddoti del lavoro delle commissioni lo testimoniano. Anche se non ti occupi di politica arriva sempre il momento che la politica si occupa di te. Tutto quello che riguarda lo Stato riguarda noi ed è giusto dedicarsi alla politica. Il nostro programma viene discusso in rete e stiamo portando una rivoluzione anche nella terminologia politica. Tolsero gli “impresentabili” dalle liste grazie a noi». Quindi, snocciola tutta una serie di aneddoti sui lavori in commissione.
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Poi, prosegue con i principali cavalli di battaglia. «Dopo il nostro avvento si ricominciò – ha detto – a parlare di reddito di cittadinanza. Gli altri usano le nostre parole solo in campagna elettorale. Lavoriamo per l’abolizione delle Province con un disegno di legge ad hoc mentre gli altri fanno due facce. Anche sugli F35 gli altri partiti hanno ciccato votando per pagare 13 milioni per comprarli. Il nostro cambiamento è sopratutto a livello culturale per ritrovare un senso di comunità che sembrava perso». L’escalation delle accuse agli altri, specie ai partiti della maggioranza che sostiene Letta, cresce col pasare dei minuti. «Hanno forzato – ha detto – ogni regolamento e ogni prassi per cercare di arginarci in tutti i modi. Sia in aula che in commissione. Ma i nostri costituzionalisti sanno come si resiste. Troppe volte il governo vuole condizionare il parlamento e le finte opposizioni fanno solo emendamenti di bandiera. Il lavoro decisivo è quello che si fa in commissione laddove si discute sul serio e non è come il teatrino dell’Aula. Ma il più delle volte si vota direttamente senza alcuna discussione nemmeno in commissione quando i ministri rivendicano il diritto di non rispondere agli emendamenti sui quali il Pd fece un gioco strumentale quando si discusse di abolizione del finanziamento pubblico ai partiti».
Già il Pdl e il «Pd meno elle». Ma ce n’è anche per i Fratelli d’Italia e per il loro leader Ignazio Larussa, che la Lombardi imita regalando anche momenti di comicità alla platea.
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Ma siccome l’attività parlamentare è una cosa seria, lo scherzo lascia spazio a qualche riflessione severa, specie quando qualche militante locale aleggia lo spettro di una perdita di consensi in vista delle prossime consultazioni elettorali e a chi le chiede cosa si può realmente fare per ridare speranza alle giovani generazioni, la Lombardi risponde che «L’unica speranza e’ il cambiamento culturale a lungo respiro. I rappresentanti istituzionali devono perdere il vizio di essere staccati dalla realtà dei cittadini.Basta pensare all’oggi: bisogna guardare a un orizzonte temporale più ampio». Prima di congedarsi, la parlamentare pentastellata ammonisce i presenti dicendo che «Non dobbiamo lasciarci prendere dal disfattismo: dipende solo da noi se vogliamo realmente cambiare le cose e sono certa che i cittadini sapranno valutare la bontà del nostro lavoro e non daranno più il voto ai partiti che hanno tolto la speranza alla gente, alimentando il consenso con pratiche clientelari e lontane dai bisogni del popolo». Dopo l’intervento di Bastiano Giorgi, che ha invocato aiuti per la sburocratizzazione delle procedure di utilizzo dei fondi europei per creare occasioni di lavoro, la Lombardi ha promesso che il movimento accentuerà l’impegno per manifestazioni tra la gente in giro per l’Italia affinché i risultati dell’impegno profuso dal movimento vengano fatti conoscere a tutti, anche a chi non ha dimestichezza col web.