Riceviamo e pubblichiamo – «Quest’anno l’otto marzo, festa della donna, assume un significato diverso e purtroppo amaro. Noi, Donne del Partito Democratico abbiamo deciso di non festeggiare, ma di andare sulla spiaggia di Cutro, teatro dell’ultima immane tragedia del mare e dell’immigrazione, a depositare mimose per onorare le donne, le madri, le giovani che hanno perso la vita nel tentativo di raggiungere un Paese libero dove poter far crescere i propri figli e dare loro una vita dignitosa».
Ad annunciarlo è la segretaria cittadina del Pd di Reggio Calabria Valeria Bonforte, la quale spiega ancora: «La tragedia del 26 febbraio ha posto tutti noi di fronte ad un qualcosa di disumano, non accettabile, che ci deve costringere ad avviare una riflessione seria su come gestire l’arrivo di migliaia di profughi, uomini, donne e bambini che fuggono da guerre torture e fame e non possono essere trattati come merci, come “carico residuale” da respingere. Occorre capire quali politiche ed interventi immaginare nei Paesi da cui provengono questi “sventurati” e non ritenerli degli sciagurati e irresponsabili, perchè partono con i barconi con i propri figli così come ha affermato, in maniera del tutto incomprensibile il ministro Piantedosi».
La segretaria Bonforte annuncia, inoltre, che domani, martedì 7 marzo, alle ore 10.30, una rappresentanza del Pd cittadino sarà al cimitero di Armo «per ricordare i 45 migranti morti in mare nel 2016, aderendo all’iniziativa promossa dalla CGIL e dallo Spi. Anche in quell’occasione un’immane tragedia con l’arrivo della nave “Vega”, con oltre 600 migranti a bordo. Da allora il Comune, con grande senso di civiltà, ha reso disponibile un’area nel piccolo cimitero di Armo ove poter seppellire i migranti che perdono la vita sperando in un futuro migliore».
«Attraversiamo un momento difficile per il nostro Paese, alcune decisioni prese dal governo stanno già mettendo in difficoltà alcune parti del Paese e con il progetto di autonomia differenziata, fortemente voluto dalla Lega e dal ministro Calderoli, le differenze tra Nord e Sud, tra città ricche e città povere saranno esasperate e rischiano di relegarci ad un ruolo marginale e di grande sofferenza. Con le primarie, il Pd ha tracciato la strada per una svolta, l’elezione della nuova segretaria nazionale Elly Schlein darà “una scossa alla politica italiana”, come scrive il New York Times. E’ questo il momento del cambiamento e di ritrovare compattezza e unità perchè si possa tornare ad essere il più grande partito del centrosinistra. A cominciare dal prossimo 8 marzo: alle donne e agli uomini dico intraprendiamo percorsi che possano portare al riconoscimento reale di pari diritti nel mondo del lavoro, nell’accesso al welfare, alla sanità e all’istruzione. Serve una battaglia comune perché ci sia rispetto e comprensione per la diversità che è deve essere soltanto fonte di ricchezza e non certo di emarginazione».