Fotovideoservizio di Enzo Lacopo
GERACE – Il rendiconto al bilancio 2013 del Comune di Gerace è stato approvato con il solo voto del sindaco Varacalli e di suoi quattro consiglieri.
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Nutrito l’ordine del giorno relativo ai lavori del Consiglio: dall’approvazione dei verbali della seduta precedente (l’ultima seduta consiliare risale al mese di novembre 2013) alla discussione sul piano comunale di protezione civile, al regolamento comunale di protezione civile, al permesso di costruzione in deroga allo strumento urbanistico, al prelievo somme dal fondo di riserva, al regolamento del premio Zaleuco ed, infine, al Rendiconto di gestione 2013.
I lavori assembleari sono stati preceduti dall’intervento del consigliere Giuseppe Cusato, rappresentante della lista “Il bene in comune”, che ha espresso parole di solidarietá, a nome personale e dell’intero consiglio comunale, per il dissacrante episodio ad opera di ignoti che hanno divelto i manifesti, prima del funerale, annuncianti la morte di un concittadino geracese.
Articolato il dibattito sul Piano Comunale di Protezione Civile ad opera dello stesso consigliere Cusato.
Ma l’approvazione del consuntivo 2013 ha registrato l’assenza di qualsiasi discussione per l’abbandono dei consiglieri Gratteri, Cusato e Pezzimenti e per l’assenza del consiglieri Filippone e Cataldo.
I consiglieri di opposizione hanno motivato l’uscita anticipata dall’aula consiliare criticando il ricorso all’esercizio provvisorio per undici mesi su dodici del 2013 e denunciando il mancato perseguimento degli obiettivi e della realizzazione dei programmi.
Il Sindaco Varacalli ed i quattro consiglieri rimasti hanno, quindi, approvato il rendiconto 2013.
QUESTO E’ IL VIDEO INTEGRALE DELLA SEDUTA CONSILIARE:
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DI SEGUITO LA NOTA DEL NUOVO CENTRODESTRA DI GERACE:
Il Circolo NCD Gerace esprime viva preoccupazione per la crisi politica che il Consiglio Comunale di Gerace ha, di fatto, evidenziato nell’ultima Pubblica Adunanza tenutasi il 30 aprile u.s.
In effetti, più volte la scricchiolante maggioranza del Sindaco Varacalli ha dimostrato di essere più attenta agli equilibri di spartizione del potere all’interno del proprio consesso, piuttosto che ai molteplici problemi socio – economici di Gerace.
Da tempo, infatti, si respira aria di fronda nella compagine amministrativa geracese e prova ne è l’ultima adunanza consiliare alla quale due esponenti dell’ex Giunta Varacalli non hanno partecipato.
Sicuramente il Sindaco di Gerace correrà ai ripari, tentando di rimescolare le carte all’interno della propria Giunta, accontentando alcuni ed estromettendo altri che attualmente ricoprono cariche assessorili. Tutto questo accade all’ombra di una città che è ormai rassegnata, stanca dell’assoluto stallo amministrativo, inerte nell’assistere alle continue vessazioni esercitate dal Sindaco – Padrone verso i dipendenti comunali, sconcertata di fronte alle ordinanze emanate per togliere quel poco di verde che ancora resiste tra le strade ed i vicoli del centro storico attraverso l’imposizione di eliminare i vasi ornamentali che occupano il suolo pubblico! Oppure, ancora, di fronte alla persistente “cura” di interessi spiccioli e piccoli favori nei riguardi di gente asservita al potere che pretende, come nel lontano tempo feudale, di guidare le sorti della crescita economica e turistica di Gerace. Intanto la nostra città è costretta ad abbandonare, tristemente, il sogno di poter diventare il punto di riferimento turistico e culturale dell’intera Locride, dicendo addio alle potenzialità di attrattore di interesse ed attenzione per l’intera Regione; e tutto ciò per un Sindaco non curante della crisi devastante che attanaglia il comparto del commercio locale e disattento di fronte alla continua fuga dei giovani geracesi alla ricerca di un futuro lontano dal luogo che li ha visti crescere. Questi ultimi hanno atteso, invano, che le promesse proferite durante le Amministrative del 2011 dal Varacalli si tramutassero in fatti concreti e non in vane illusioni.
A ciò si aggiunge l’assenza totale di programmazione e la cronica lentezza degli uffici comunali martoriati dal Sindaco – Padrone che non hanno consentito, sino ad oggi, né appalti né la prosecuzione di opere pubbliche già finanziate e programmate precedentemente, forse perché non ideate dall’illuminata mente del Varacalli e, quindi, destinati a morire.
Tutto questo all’insegna dell’inesorabile e costante indifferenza del Primo Cittadino che si accontenta di essere relatore a Bruxelles di pareri voluti da altri membri effettivi del Comitato delle Regioni per accrescere il proprio prestigio ma che non si preoccupa affatto che la Città, da lui così male amministrata, sta morendo.
Ai geracesi, dunque, non resta che uno scatto d’orgoglio per fronteggiare l’immane disastro di questa cattiva amministrazione prima che sia troppo tardi, con la speranza che anche il Varacalli scopra, nel proprio intimo, un briciolo di dignità nel riconoscere di aver fallito.