DI SEGUITO LA NOTA STAMPA DEI CARABINIERI – GRUPPO DI LOCRI
BIANCO – Nella tarda serata di venerdì 2 maggio, i Carabinieri della Compagnia di Bianco hanno arrestato Umberto Corrado, cl. 68, originario di Bari ma da tempo residente a Bianco.
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I Carabinieri nella prima mattina precedente erano intervenuti per sedare una lite in famiglia tra il Corrado e la propria moglie, ma le immediate indagini scaturite subito dopo l’intervento dei militari, hanno consentito di accertare che non si sarebbe trattato di uno sporadico episodio di violenza dell’uomo nei confronti della moglie per futili motivi, bensì di un atto già più volte reiterato in passato (le angherie, proseguivano, per alterne vicende già in alcune occasioni denunciate, dal novembre 2011). Al termine degli accertamenti esperiti, quindi, i Carabinieri hanno tratto in arresto, in flagranza di reato, il Corrado, traducendolo presso la Casa Circondariale di Locri a disposizione dell’Autorità Giudiziaria cui spetterà convalidare l’operato dei militari dell’Arma.
È quello della Legge 15.10.2013, n. 119, recante “disposizioni urgenti in materia di sicurezza e per il contrasto della violenza di genere”, un formidabile strumento apprestato dall’Ordinamento che garantisce maggiore protezione alle donne e contrasta, e se possibile previene, un fenomeno odioso e intollerabile. Infatti, al di là dell’inasprimento delle pene di 1/3 [se alla violenza assiste un minore e/o se la vittima è in stato di gravidanza e/o se la violenza è commessa dal coniuge (anche se separato) e dal compagno (anche se non convivente)], la legge prevede, tra l’altro, l’“arresto obbligatorio” in caso di flagranza per reati di maltrattamento familiare e stalking, nonché l’“allontanamento del coniuge violento dalla casa familiare” (che potrà essere controllato attraverso il braccialetto elettronico), l’“irrevocabilità” della querela per violenza e maltrattamenti (sottraendo, di fatto, la vittima dal rischio di una nuova intimidazione tendente a fargliela ritirare) e il “patrocinio legale gratuito” per le vittime che non si possono permettere un avvocato.