di Bruno Biacchi
ROCCELLA IONICA – Il loro ultimo lavoro discografico si chiama “Noise in the box”, ovvero “rumore nella scatola” e proprio integrando la loro musica con dei rumori campionati, hanno realizzato un prodotto originale e accattivante, che piace anche a chi non è un purista del jazz. Sono Luigi Masciari e il suo “sextet”, che abbiamo incontrato a margine del loro apprezzato concerto al circolo culturale “El Ombligo de la luna” di Roccella Ionica. L’occasione è stata propizia per scambiare alcune impressioni.
{loadposition articolointerno, rounded}
Come vi definireste dal punto di vista stilistico?
“Siamo – ha risposto il leader Luigi Masciari – che ha risposto a tutte le nostre domande – musicisti jazz e il nostro approccio basilare è di tipo jazzistico. Ma risentiamo, ovviamente, di tutta la musica degli ultimi trent’anni che abbiamo ascoltato: dai gruppi del rock “classico”, come Pink Floyd, Genesis e Led Zeppelin, a mostri sacri come Miles Davis. Ma soprattutto i Weather Report, che rimangono la nostra principale fonte d’ispirazione”.
Suonare nei locali relativamente piccoli può essere un modo più efficace per far conoscere meglio la vostra musica?
“E’ una nostra scelta. Una scommessa vincente e un’esperienza stimolante che crea un rapporto simbiotico col pubblico. Nelle nostre date recenti a Reggio Calabria abbiamo fatto il tutto esaurito e chi ci ha seguito una sera è tornato nelle date successive. Non ce l’aspettavamo proprio ed è stata una sorpresa bellissima”.
Quanto è importante appartenere ad una casa discografica come la Tosky records per la vostra valorizzazione?
“E’ fondamentale. Sia perché hanno puntato molto sul jazz e sia perché a differenza di altri, puntano su pochi lavori ma li seguono bene, dalla A alla Z”.
Nel mondo musicale in cui imperversano i talent show, voi avete scelto la strada classica del jazz suonato con passione e sacrificio. Vi sentite parte di un’èlite stilistica?
“Come fautori della cultura generalista prendiamo tutto ciò che passa il convento, ma non è detto che la musica di qualità in quanto tale non venga immediatamente apprezzata. Abbiamo avuto belle soddisfazioni in giro per i locali e continueremo ad averne perché i segnali colti fin qui sono molto incoraggianti”.