(ph. Enzo Lacopo)
R. & P.
La verità raccontata dal dottor Mammì, nella Sala del Consiglio Comunale della Città di Locri durante una riunione straordinaria dell’Assemblea dei Sindaci, rappresenta il reale spaccato delle disfunzioni della sanità ospedaliera e territoriale nella Locride.
Quelle disfunzioni che da anni raccontiamo e denunciamo con infaticabile costanza alla politica regionale e nazionale di tutti gli schieramenti politici, chiedendo ed implorando soluzioni senza però poco o nulla ottenere.
Lo sfogo pubblico del dottor Mammì ai sindaci è stato quasi imbarazzante.
Un professionista stanco, esausto e avvilito che con le lacrime agli occhi afferma «Mi hanno lasciato solo a gestire l’emergenza Covid senza personale, mezzi e strumenti».
Un professionista chiamato a gestire l’emergenza Covid-19 senza alcun supporto e totalmente abbandonato nel difficile momento di emergenza sanitaria che sta coinvolgendo anche il nostro territorio.
Mammì ha mostrato il suo coraggio e ha confermato che “NON CI SONO TAMPONI”.
Imbarazzante, ancor di più, ascoltare che i tamponi vengono “prestati anche da qualche reparto non della Locride che ne aveva accantonato una cinquantina”.
«Quello del dottore Mammì è stato uno sfogo straziante e spiacevole anche se, a tutti la situazione era nota. Purtroppo, questa è la drammatica verità e realtà della sanità nella Locride» – afferma il sindaco Giovanni Calabrese.
Oggi dopo quel “rumoroso e pubblico” sfogo alla struttura del dottore Mammì vengono affidati con provvedimento d’urgenza un medico e tre infermieri.
È servito il coraggioso e duro sfogo del professionista locrideo per ottenere un risultato che si sarebbe dovuto ottenere senza dover ricorrere a ferme e dure prese di posizione che hanno preoccupato e imbarazzato istituzioni e cittadini.
Morale della favola: da oggi Mammì non è più solo!!!!! Noi siamo con lui, anche per altre battaglie.
Locri, 03/11/2020
Ufficio Stampa Città di Locri