R. & P.
ReAzione Cauloniese vuole portare all’attenzione di tutti i cittadini, una problematica che dall’insediamento di questa amministrazione Comunale ha creato notevoli disagi a diversi operatori economici che vorrebbero operare ed investire nel territorio del nostro Comune.
Parliamo del diniego delle “nuove autorizzazione amministrative” per l’apertura di attività commerciali in zone diverse da quelle individuate dagli attuali amministratori.
In un paese economicamente depresso come Caulonia solo un amministrazione politicamente intangibile, come quella attuale a trazione Partito Democratico e con una stampella di Forza Italia, poteva architettare il diniego di nuove autorizzazioni amministrative in alcune zone del comune.
Cosa che sta provocando danni economici per centinaia di migliaia di euro.
TUTTI devono sapere che nelle zone, dove, secondo gli amministratori, sarebbero ubicabili le attività commerciali e artigianali, non esistono immobili poiché mai urbanizzate dall’ente comunale.
Basti pensare alla zona che costeggia la fiumara Amusa, indicata come tale, dove esistono 4/5 immobili, e non più.
Ed ancora, le zone dei piani di insediamento produttivo, i cosiddetti Pip, saprebbero dirci gli Amministratori dove si trovano ?
Ma il paradosso è che, sulla base della stessa disciplina, secondo la quale non vengono concesse nuove autorizzazioni, vengono mantenute in essere le attività preesistenti che, proprio per la stessa norma, sarebbero illegittime.
Tutto assurdo, tutto incomprensibile !
In merito l’amministrazione comunale si giustifica adducendo che “Non possiamo chiudere tutte le attività del paese” !!! Sic
Come dire, se eserciti con una licenza illegittima, sol perché rilasciata prima dell’avvento di questi “amministratori”, tutto bene.
Se ne chiedi una nuova e con le identiche caratteristiche, ti vietano di lavorare, tutto male.
Per risolvere questo problema, che rischia di far saltare buona parte dell’economia commerciale di questo paese, sarebbe bastata una semplice delibera di giunta autorizzativa, per le ragioni esposte, all’esercizio in deroga al PRG.
Questa era la soluzione principe ed invece hanno legato l’intero paese a pastoie burocratiche che tanto sono amate dal Partito Democratico.
E invece ?
Niente, il nulla.
Come ogni problema di questo comune!
Eppure, anche l’opposizione consigliare, nell’apatia tombale della maggioranza (ma di cosa ci meravigliamo ?), con la richiesta di un consiglio comunale dedicato aveva cercato di fare accendere i riflettori su detta problematica.
Aveva provato a scuotere l’elefantiaca macchina amministrativa comunale.
Ma è del tutto evidente che ai “signori” Amministratori nulla importa che molti imprenditori non possano esercitare e, quindi, devono optare per altri occupazioni, e se non trovano lavoro, com’è difficilissimo di questi tempi, devono emigrare; nulla importa che molti posti di lavoro stanno andando persi; non importa che molti proprietari immobiliari non incasseranno il canone di locazione; nulla importa che molti finanziamenti di Invitalia, già accordati, dovranno essere restituiti.
A questo punto, sorge spontanea una domanda.
Ma la rappresentanza delle forze liberali, se ancora è tale, non doveva garantire e facilitare le attività economiche ?
Non doveva garantire lo snellimento delle procedure burocratiche proprio in ossequio ai principi del liberismo economico posto a fondamento della forza politica abbracciata ?
Lo chiediamo espressamente ai rappresentanti di Forza Italia, se ancora ci sono e se sono tali, e da loro ci aspettiamo una risposta e non di vedere ancora una volta la loro testa sotterrata sotto la sabbia.
Il coordinamento di ReAzione Cauloniese