di Gianluca Albanese
SIDERNO – «Come cittadino di Siderno, della Locride e della Calabria, ancor prima che da esponente politico, mi ritengo offeso e indignato dalle dichiarazioni del presidente della commissione parlamentare antimafia Nicola Morra e auspico che le massime autorità istituzionali del Paese prendano i dovuti provvedimenti nei confronti di una persona che con quelle parole ha dimostrato di non meritare né l’importante ruolo né tantomeno la carica elettiva che ricopre, tra l’altro grazie ai voti di quella comunità che lui stesso disprezza così tanto».
Non sono le parole di uno dei tanti rappresentanti politici di rango regionale che stanno intervenendo in queste ore per stigmatizzare l’improvvida sortita di ieri di Nicola Morra che, intervenendo a Radio Capital ha detto, riferendosi all’arresto del presidente del consiglio regionale Mimmo Tallini che i calabresi hanno la classe dirigente che meritano e che la compianta Jole Santelli sia stata candidata nonostante fosse nota a molti la grave patologia oncologica di cui era affetta.
No, chi affida a Lente Locale la propria amarezza è il chirurgo dell’ospedale di Locri Francesco Rispoli (nella foto) già assessore alle Politiche Sociali del Comune di Siderno e consigliere provinciale nell’ultima consiliatura prima della conversione a Città Metropolitana.
Rispoli, medico di professione, non tollera che si faccia riferimento alle malattie di chicchessia, nemmeno nell’esercizio del diritto di critica politica e si unisce al coro di condanna delle dichiarazioni di Morra aggiunge di parlare «A nome dei miei concittadini e dei miei corregionali, che non meritano di subire queste vessazioni verbali da parte di un politico che dalla Calabria e dai suoi abitanti ha avuto molto nella propria carriera. Oggi – conclude Rispoli – molti chiedono le sue dimissioni e anche io lo faccio. Ma confido altresì in un intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, da sempre portatore di condotte e messaggi di buon senso, affinché faccia capire al senatore dei 5Stelle la gravità delle sue dichiarazioni. Mi aspetto pure una presa di distanza da parte di attivisti e simpatizzanti calabresi dei 5Stelle perchè un loro eventuale silenzio significherebbe essere complici di Morra e di quelli che, ahinoi, la pensano come lui».