DA PAOLO FRAGOMENI (PD) RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO LA SEGUENTE LETTERA:
Caro direttore,
ho letto il suo articolo sull’iniziativa del movimento ‘Siderno Libera’ circa le proposte per il ritorno al voto nel periodo più breve e la stipulazione di regole comuni, condividendo la sua analisi e le sue preoccupazioni.
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Devo dire che non ho partecipato ai lavori dell’assise perché fuori sede, ma ero edotto sulla proposta che si andava sottoponendo alle altre forze politiche. Una proposta che ritengo seria e degna di ogni considerazione.
Stabilire insieme le regole del gioco è atto di grande responsabilità e maturità politica al quale l’attuale classe politica sidernese, evidentemente non è ancora matura (quando lo sarà?). Porre un limite al mercimonio indecoroso messo in atto nella formazione delle liste (vorrei ricordare che nell’ultima competizione elettorale comunale c’era un candidato per ogni 25 cittadini aventi diritto al voto) rappresenterebbe un salto di qualità importante.
La lista unica a sostegno di ogni candidato ‘costringerebbe’ tutti ad una selezione severa nella individuazione delle energie e delle competenze migliori. Da quanto accaduto sembra che la proposta non sia stata accolta di buon occhio. Evidentemente in molti stanno già lavorando ai soliti giochini. Non paghi di quanto avvenuto nel passato vorrebbero riproporre le solite strategie consunte pensando solo al proprio orticello.
Alcune assenze sono addirittura spocchiose e ingiustificabili, specie se si tratta di partiti strutturati e con compiti ingenti di responsabilità in campo nazionale.
Manca, ancora, mi par di capire, piena coscienza del dramma che ha sconvolto il tessuto socio-politico sidernese (del quale sono palesi le responsabilità politiche maggiori) e che non se ne esce senza una svolta radicale nel metodo e nel merito.
Se non ci saranno novità nel breve periodo, se cioè le segreterie politiche non sapranno assumersi le loro responsabilità, Siderno Libera, che ha il merito di aver avanzato l’unica proposta politica seria, è candidata di diritto a gestire la fase politica nuova di cui il paese ha bisogno.
Al momento, altri sembrano più interessati a rivendicare a sè il merito di qualche elemosina o a istruire processi interni. Altra cosa interessante (non so se sia stato in qualche modo toccato l’argomento nel corso dell’assise) potrebbe essere quella di procedere alla investitura del candidato a sindaco, almeno per quanto riguarda il centro-sinistra, attraverso lo strumento più democratico e partecipativo oggi a disposizione, e cioè le primarie di coalizione aperte.
Credo che sia giunto il momento di discuterne.
Paolo Fragomeni.
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