di Antonella Scabellone
SIDERNO- E’ tornato a casa Antonio Commisso l’”avvocato”,assolto ieri sera dalla Corte di Appello di Reggio Calabria al termine del secondo grado del giudizio Recupero -Bene Comune celebrato con rito abbreviato.
{loadposition articolointerno, rounded}
Condannato a 16 anni in primo grado, l’ “avvocato”, ritenuto al vertice della consorteria dei Commisso di Siderno e fratello di Giuseppe ” il mastro”, è stato ritenuto innocente dalla Corte di Appello “per non aver commesso il fatto”. Da oggi,dunque, Antonio Commisso è un uomo libero, dopo dieci anni di reclusione scontati, da ultimo a Secondigliano (in seguito alla condanna inflittagli nel processo Bluff), non avendo altri procedimenti penali pendenti né pene da espiare.
La prima persona a cui l’ “avvocato” è andato a fare visita, intorno alle 19, è stato il suo legale, Antonio Speziale che, fermamente convinto della sua innocenza, si è reso protagonista ieri mattina di un’accorata arringa davanti alla Corte reggina. Speziale, che si è dichiarato soddisfatto per il garantismo dei giudici, ha in sostanza sottolineato che a carico di Commisso non vi erano elementi di prova sufficienti per emettere una sentenza di condanna. Trattenutosi una ventina di minuti presso lo studio del suo legale in via Paolo Romeo l’ “avvocato” è poi rientrato alla propria abitazione essendo obbligato da un residuo di misura preventiva a rincasare entro le venti.