DALL’UFFICIO STAMPA DEL COMUNE DI MARINA DI GIOIOSA IONICA RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO LA SEGUENTE NOTA STAMPA
GIOIOSA MARINA – Dopo il successo della serie televisiva tratta dal suo “Il giudice meschino”, Mimmo Gangemi torna con una nuova storia che vede come protagonista il magistrato Alberto Lenzi. “Il patto del giudice”, edito da Garzanti, sarà l’ospite d’eccezione, insieme al suo autore, di una serata presso la Biblioteca Comunale “Mario Pellicano Castagna” di Marina di Gioiosa Ionica.
Il Comune di Marina di Gioiosa Ionica e l’Associazione Culturale “I Presìdì del Libro – Locride” proseguono il loro cammino di intensa collaborazione e questa volta offrono al pubblico dei lettori uno degli autori più in voga nel panorama letterario italiano, Mimmo Gangemi. A presentare il romanzo, insieme all’autore, ci sarà Bruno Muscono, presidente facente funzioni del Tribunale di Locri. Attraverso questa iniziativa l’Amministrazione Comunale e l’associazione intendono inserire Marina di Gioiosa Ionica nell’ambito dell’evento “Il maggio dei libri”, promosso dal Centro Nazionale per il Libro e la Lettura. Un altro obiettivo, poi, è quello di far conoscere, sempre più e meglio, la ricca Biblioteca Comunale, che ospita oltre 7000 volumi.
Il patto del giudice è un noir ambientato in Calabria nel quale è la soluzione dei crimini che via via accadono a guidare il lettore, ma, come in un vero noir, chi legge è costretto a riflettere sulla realtà in cui i crimini accadono, sul mondo che il racconto descrive e fa percepire sulla base degli elementi narrati. Alberto Lenzi è un antieroe che trasforma la sua indolenza in forza vera e le sue azioni non servono tanto ad uso esclusivo dei crimini narrati, quanto a narrare i problemi storici, culturali e sociali di una terra. La giustizia che implementa Lenzi in qualche modo è un po’ zoppa, non riesce a condannare tutti, è imperfetta, ma si sforza comunque di essere giusta. Come ne Il giudice meschino, il volume che precede questo nel racconto delle vicende del magistrato Alberto Lenzi, la narrazione è fluida e tallona il lettore costringendolo a non lasciare le vicende narrate e ad inseguire, senza pause, l’urgenza di conoscere la fine della storia.