di Gianluca Albanese
SIDERNO – Concepito per i giovanissimi, visto lo stile a metà strada tra una fiaba moderna e un romanzo fantasy, ma adattissimo per gli adulti, che possono trarre insegnamenti più che utili per il futuro del pianeta terra.
Sono pregne di significati e contenuti educativi le cento pagine di “Polvere di Stelle” (Albatros, 2020), la nuova fatica letteraria di Marcello Attisano, uscita un paio di settimane fa, a tre anni di distanza dalla pubblicazione del fortunato romanzo “Erasmus”.
Se oggi il buon Marcello sembra voler abbassare l’età media dei propri lettori, non perde il vizio di inserire, nella narrazione, elementi di riflessione e buonsenso, col malcelato intento di affidare alle giovanissime generazioni un mondo migliore.
Lo fa affidando al giovane protagonista (nome in codice “Enea” proprio come il suo primo nipote) il gravoso compito di riportare nel mondo il benefico influsso della stella polare, occultato da un robot che prende il nome di un terribile virus che centocinquanta anni prima aveva tenuto sotto scacco il mondo con una terribile pandemia. Ed è una metafora ben riuscita, perché il mondo da qui a 150 narrato in “Polvere di stelle” è in preda a egoismi e aridità, in cui buoni sentimenti, cultura ed ecologia sono stati riposti in soffitta da tempo, come certi libri, dischi in vinile o mezzi in dotazione ai Vigili del Fuoco che diventano, per la meritoria azione di un bambino curioso e determinato a non arrendersi, simboli del riscatto dell’umanità, seppur dopo aver superato parecchi ostacoli vagando tra atmosfera e stratosfera.
Il protagonista li userà per compiere un’avventura solitaria nello spazio, incoraggiato da una nonna ancora prodiga di sorrisi e gustose merendine al bergamotto, scongiurando la paura del futuro che già emerse in parecchie canzoni degli anni ’90, da “Anime in plexiglas” di Ligabue a “2030” degli Articolo 31: lo farà proiettandosi verso un domani migliore in cui qualcuno molto lontano da qui ricorderà l’importanza dello sviluppo sostenibile, della necessità di riportare in attivo il bilancio delle risorse commestibili del pianeta e del rispetto del prossimo e dell’ambiente. Senza usare mai la bacchetta magica o, peggio, quella del moralismo fine a sé stesso, ma con l’intraprendenza e la sana incoscienza che i bambini (o chi è rimasto fanciullino dentro) hanno dentro di sé.
E Marcello Attisano, come ricorda il giornalista Rai Enzo Romeo nella prefazione di “Polvere di stelle”, sognatore e fanciullino è rimasto ancora oggi.
Per la fortuna sua, di chi gli sta accanto e dei tanti lettori che sapranno certamente cogliere la morale del suo nuovo libro.