DAL CIRCOLO SEL DELLA LOCRIDE RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO LA SEGUENTE NOTA STAMPA
LOCRI – Il Circolo Sel della Locride non può che schierarsi a fianco del sindaco della Città di Locri Giovanni Calabrese, ai sindacati e a tutti coloro che hanno mostrato vicinanza alla plateale protesta del primo cittadino locrese che ha deciso di incatenarsi davanti all’ospedale a difesa dell’importante struttura sanitaria del territorio per cui anche Sel ha chiesto e chiede con forza maggiori e degne attenzioni.
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E’ evidente la metaforica rottura delle catene politiche che sembrano ancora avvolgere molti esponenti politici della Locride, di ogni colore, che nulla hanno voluto e saputo dire in questi anni a favore del nosocomio locrese via via di fatto smantellato nel silenzio e nell’indifferenza generale arginata quasi esclusivamente dagli appelli lanciati dai sindacati di settore, dalla minoranza consiliare locrese anche con un’occupazione simbolica dell’elisuperficie e vari allarmi, e, purtroppo, da cittadini vittime di casi di mala sanità più o meno gravi ed eclatanti.
Il gesto di Giovanni Calabrese, a differenza di interrogazioni consiliari e dichiarazioni di circostanza pre-elettorale susseguitesi a tutti i livelli in questi giorni, appare onesto e sincero e soprattutto è precisamente indirizzato a responsabili con nomi e cognomi, dichiarati e non.
L’”incatenazione” del leader della destra locrese è, infatti, prima che un ultimatum al Commissario Sarica, un chiaro segno di rottura nei confronti del principale responsabile dello sfascio della sanità calabrese, Giuseppe Scopelliti, che nonostante gli evidenti fallimenti nel garantire il diritto alla salute di buona parte dei cittadini calabresi e locridei, continua a crogiolarsi per l’asettico risultato finanziario che ha visto un apparente miglioramento dei conti della sanità, ma a che prezzo?
Nessuno, nella Locride e nell’area di centrodestra, aveva osato finora criticare così apertamente l’azione fallimentare dell’ex presidente della Regione Calabria, di cui Calabrese è stato per anni il principale luogotenente nella Locride, tanto da essere premiato con la carica di assessore provinciale esterno in sua rappresentanza, specie in prossimità delle elezioni europee a cui l’ex governatore e i suoi azionisti politici tengono con fibrillazione al di là della normale dinamica politica per evidenti e risaputi motivi.
Questo perché è chiara la responsabilità politica per l’attuale situazione di sfascio poiché soprattutto negli ultimi anni si è deciso di agire alla giornata per quanto riguarda l’azione amministrativa dell’Asp 5, basti ricordare la pantomima della vicenda Squillacioti che ha portato all’attuale nomina commissariale, alle diatribe legate alla conferenza dei Sindaci, alle polemiche sull’atto aziendale, ma soprattutto all’azione di razionalizzazione improvvisata (o smantellamento subdolo e mirato?) della struttura sanitaria provinciale che oltre all’ospedale locrese ha riguardato tra gli altri Melito e gli ospedali della Piana di fatto smantellati prima che l’Ospedale Unico venisse anche solo cantierato.
Nulla è stato fatto poi per potenziare, salvare e ripristinare la vitale collaborazione con il mondo universitario, nulla è stato fatto per garantire la qualità nell’erogazione delle prestazioni, nulla è stato fatto per sfruttare al meglio le strutture esistenti, gestire meglio l’accorpamento delle strutture Saub o pensare a sinergie con altri enti come ad esempio la concessione all’Inail, attualmente in affitto e in cerca di nuovi locali, della struttura ex Saub di Locri in cambio della sua ristrutturazione.
Riteniamo però non corretto attribuire in egual modo, come Calabrese ha dichiarato generalizzando, a tutte le forze politiche l’attuale situazione poichè dal 1994 ad oggi è il centrodestra, di cui Scopelliti faceva e fa ancora parte, ad aver governato quasi incontrastato la Calabria in quanto su venti anni di legislature (Nisticò, Caligiuri, Chiaravalloti, Scopelliti) solo sei (un anno Meduri, cinque Loiero) hanno visto governi di centrosinistra alla guida della Regione.
Calabrese non è nuovo a gesti plateali, contro i suoi stessi “superiori”, ad esempio contro Berlusconi e Matteoli che decisero di tagliare nel 2009 Tutti i treni a lunga percorrenza da e per la Locride i quali furono “contrastati” con un foglio di carta con su scritto “Ridateci i treni” esposto durante l’inaugurazione della nuova stazione di Locri.
A lui però, visti gli evidenti errori di valutazione,ci sentiamo di consigliare un gesto forse più efficace anche se meno plateale: scegliere e far scegliere persone migliori al momento del voto.