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RECOVERY FUND CHE RUOLO POTRÀ AVERE LA LOCRIDE NELLA “SPARTIZIONE” DELL’ENORME FLUSSO DI DANARO CHE IL NOSTRO PAESE RICEVERÀ NEI PROSSIMI MESI DALL’UNIONE EUROPEA ?
E’ l’interrogativo che si pongono i cittadini di un territorio da troppo tempo abbandonato a se stesso e che si sono posti, nei giorni scorsi gli “esperti” del Corsecom, facendo riferimento soprattutto al fatto che gran parte delle somme del Recovery Fund dovrebbero essere destinate soprattutto alle aree più povere e meno sviluppate. Se tant’è i fondi in questione dovrebbero essere utilizzati soprattutto per colmare il divario tra il Sud ed il Centro-Nord del Paese. I dati ISTAT, infatti, certificano un Sud con un tasso di disoccupazione del 18%, il triplo rispetto al nord, e con un reddito procapite di 19.000 euro , rispetto ai 32 mila euro del centro-nord. Purtroppo, però, contrariamente a quelle che sono le indicazioni europee, stanno circolando, in questi giorni, notizie molto allarmanti sulla ripartizione dei fondi. Il paradosso è che al Sud sarebbe destinato il 34 % del recovery fund e, la restante parte, al Centro-Nord.
Questa preoccupazione è stata affrontata nel corso di un incontro congiunto tra i responsabili del Corsecom e i rappresentanti dei club service con caratura nazionale ed internazionale del territorio, ovvero Lions Club di Locri ( presidente Giuseppe Ventra), Lions Club di Roccella ( presidente Antonio Bagnato), Rotary Club di Locri ( presidente Vincenzo Schirripa) Lons Club di Siderno (presidente Pasquale Gagliardi) e Kiwanis Club ( Presidente Giuseppe Canzonieri) .
La cosa che ha destato maggiore preoccupazione è il fatto che attorno alle possibilità offerte dal Recovery Fund non si riesce a cogliere una fondamentale mobilitazione delle forze politiche e sociali del nostro territorio ma finanche, cosa ancora più grave, della Calabria e del Meridione, cosa che, invece, dovrebbe essere fondamentale in un momento così determinante per le generazioni future.
Adesso più che mai – sostengono i rappresentanti del terzo settore – sarebbe necessario fare squadra e far sentire forte la propria voce, oltre che proporre una visione comune nel dibattito progettuale che ha, come è noto, tempi strettissimi visto che Il Piano, come raccomandato dall’ Unione Europea. dovrà essere, infatti, definito entro la fine di aprile.
Fatte salve ovviamente eventuali proroghe che, a questo punto, sembrano indispensabili visto i ritardi che si accompagnano alle ipotesi progettuali. Ma questo non può essere un alibi e non vorremmo che il nostro territorio perdesse un’occasione cosi’ importante, forse unica ed irrepetibile. Ecco la necessità, dunque, di entrare a pieno titolo nella strategia nazionale di sviluppo. Lions, Rotary, Kiwanis e Corsecom hanno deciso, anche per questo, di interessare i rappresentanti dei loro distretti, che fanno parte del territorio meridionale, per chiedere una giusta attenzione per queste Regioni dove le problematiche sono annose e di indubbia importanza per la loro stessa sopravvivenza.
Nel contempo , viste anche le necessità espresse dalle organizzazioni che aderiscono al movimento tra le quali anche il consorzio jonica Holidays che rappresenta il settore turistico della Locride fortemente penalizzato dalla pandemia, si è deciso di sensibilizzare sul problema tutti i Senatori e Deputati presenti in Parlamento affinché facciano sentire in maniera forte la loro voce sulla necessità che la ripartizione dei fondi non vada ancora una volta a penalizzare le regioni Meridionali e in particolare la Calabria che rappresenta l’anello più debole della catena.
La Segreteria del Corsecom
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