R. & P.
SIDERNO – La compagine di Centro Destra che sostiene quale candidato a Sindaco Domenico Barranca, ha incontrato in data odierna in video conferenza il Presidente della Regione Calabria Nino Spirlì per discutere e sollecitare una rapida definizione delle due problematiche che stanno maggiormente a cuore alla comunità sidernese: La casa della Salute e l’ampliamento dell’impianto TMB di San Leo. Dopo i saluti di rito, il professore Barranca ha relazionato sulla realizzazione della casa della Salute facendo un excursus della situazione allo stato attuale del relativo progetto, per il quale sono state già stanziate le somme necessarie, ha altresì sottolineato la distanza siderale tra i cittadini e le istituzioni, prova ne sia la mancata presenza e risposta delle istituzioni medesime ai numerosi segnali lanciati nel corso delle manifestazioni svoltesi nei giorni scorsi, dove partiti e associazioni presenti sul territorio hanno presidiato l’antistante piazzale dell’Ospedale di Siderno per sensibilizzare l’opinione pubblica e le Istituzioni.
Il Presidente della regione Calabria, ha ascoltato con attenzione le proposte e i suggerimenti della coalizione, confermando l’importanza del progetto ed assicurando il massimo impegno in tale direzione e su suggerimento dei presenti ha assicurato la sua presenza nei prossimi giorni nella nostra Città per accertarsi di persona della situazione delle problematiche evidenziate, assicurandoci finalmente la fine del commissariamento dell’ASP di Reggio Calabria e la nomina del direttore generale che avverrà il 02 marzo 2021 e che si prenderà carico dei progetti a partire proprio dalla realizzazione della “Casa della Salute di Siderno” ormai non più procrastinabile e necessaria per dare un segnale forte e conciso ad alla richiesta legittima di sanità una comunità così vasta.
A seguire l’articolato intervento di Domenico Catalano il quale, si è anzitutto complimentato con l’operato del Presidente facente funzioni, soprattutto per essere stato capace di risolvere una problematica tanto attesa, come l’approvazione della modifica alla Legge Urbanistica e l’adozione del pertinente Regolamento Regionale, consentendo così di bloccare un comparto fondamentale come l’edilizia che almeno due legislature si protrae senza soluzione e capace di dare respiro al territorio regionale sul piano economico lavorativo. Successivamente, Catalano ha relazionato sulle problematiche ambientali ed in particolar modo si è soffermato su quella dell’impianto TMB di San Leo, illustrando prima, le peculiarità della nostra Città partendo delle definizioni più consone che in passato hanno descritto la nostra Città come “Perla dello Ionio” fiore all’occhiello della Riviera dei Gelsomini” e meta turistica ambita da vacanzieri e turisti, questa era la vocazione di Siderno, segnata da scelte politiche lungimiranti e prevista anche dagli strumenti urbanistici che però da un po’ di tempo ormai sembra smarrita o ignorata, soprattutto dalle Istituzioni sovraordinate che non hanno dato la giusta importanza.
Premesso, che tale impianto è di proprietà della Regione Calabria e che è stato realizzato da un Commissario per l’ambiente con un progetto che risale all’anno 1998, in relazione alle esigenze connesse con un piano dei rifiuti territoriale, tuttavia, ma senza voler attribuire responsabilità ad alcuno, l’origine degli attuali problemi è riconducibile alla scelta infelice sito di ubicazione ad opera dell’amministrazione pro tempore. L’impianto che venne realizzato successivamente, all’incirca nell’anno 2002, quando era in carico un’altra amministrazione che ad onore del vero ha tentato invano di bloccare tale realizzazione con tanto di Delibera di sospensione dei lavori, interessando della questione finanche l’allora prefetto di Reggio Calabria, il quale innanzi alle proteste di numerosi cittadini e politici, pur riconoscendo legittime le richieste degli opponenti, ha dovuto constatare, nostro malgrado, la scadenza dei termini utili per opporsi. Nonostante ciò, l’amministrazione cercò di rappresentare all’impresa esecutrice aggiudicataria dei lavori, la possibilità di ubicare in altro sito, già individuato distante circa cinque o sei chilometri dall’attuale impianto.
Tutto ciò non è stato possibile, poiché l’impresa non intese realizzare una strada di circa sei chilometri necessaria per raggiungere il sito in quanto non rientrante nel progetto e molto dispendiosa in termini economici. Negli anni successivi tale Impianto nel disinteresse generale, diventò consortile e quindi oggi conferiscono i propri rifiuti 42 comuni della locride.
Questa è la premessa e la storia, che oggi purtroppo si ripete. Infatti l’ampliamento in itinere si configura come l’ennesimo scippo perpetrato ai danni dei cittadini sidernesi, i quali non hanno mai voluto , ne vogliono o ancorchè richiesto, alcun impianto sul proprio territorio, perché Siderno sconta già uno spregio ambientale che non sarà mai abbastanza ripagato ai danni della propria comunità. Peraltro si aggiunge che l’impianto esistente realizzato circa vent’anni fà con tecnologie di dieci anni prima, come ribadito dallo stesso progettista, risulta ormai obsoleto e mal funzionante con intollerabili emissioni nocive ed odorifere insopportabili che hanno messo a dura prova le più elementari norme vivibilità quotidiana degli abitanti della zona. Alla luce di queste semplici ma fondamentali considerazioni, si rivolge appello alla sua riconosciuta sensibilità signor Presidente, “non è concepibile la realizzazione di un ampliamento di tale impianto per ben 64.000 mq nel greto di una fiumara” in quanto, tale improvvida realizzazione rappresenterebbe un serio pericolo per la pubblica incolumità, per il rischio di possibili esondazioni o ancora peggio di imprevedibili movimenti tellurici , oltre all’inevitabile inquinamento che esiste in tutte quelle aree poste in vicinanza di impianti del genere e dove l’ampliamento dei conferimenti a tutti i comuni dell’ ATO n.5, farebbe diventare la nostra Città come la pattumiera dei comuni Metropolitani, in merito si è chiesto una netta assunzione di responsabilità da parte dell’ente proponente e dei progettisti., lo stesso Presidente a conoscenza della precedente riunione tenutesi presso la sala verde della regione Calabria alla presenza dell’assessore Sergio De Caprio, ha espresso da parte sua , la massima disponibilità e il massimo impegno a trovare una soluzione comune e condivisa per la risoluzione del problema che affligge una tra le più importanti realtà territoriali dell’intera Calabria.
A conclusione della riunione dove erano presenti alcuni Sindaci della Locride, il Prof Barranca, unitamente agli altri partecipanti all’incontro: Catalano Domenico, Caccamo Aldo, Tedesco Fabrizio e Fabio Falzone, ha ringraziato il Presidente, complimentandosi per l’egregio e proficuo lavoro svolto e auspicando un impegno anche futuro nell’interesse esclusivo della Calabria e dei calabresi tutti.