Reggio Calabria, 20 gennaio 2021 – “Accogliendo con interesse le istanze che mi sono pervenute e consapevole dell’importanza delle donazioni a livello sanitario, mi faccio portavoce delle numerose realtà che si spendono quotidianamente per garantire il giusto apporto di sangue ed emoderivati alle strutture sanitarie e alla popolazione, nonché per diffondere una più capillare cultura della donazione, affinché, anche in Calabria, si inseriscano i donatori di sangue tra le categorie prioritarie all’accesso al vaccino contro il Covid-19, sull’orma di quello che è già stato stabilito dalla Regione Veneto. La raccolta di sangue e plasma è infatti strategica per il Paese, e per la nostra Regione, sia per l’uso trasfusionale che per la produzione di medicinali plasmaderivati dai quali dipende lo stato di salute di molti pazienti, che altrimenti non avrebbero speranza di sopravvivenza. Questa rilevanza è sottolineata dal fatto che donare il sangue e il plasma è un’attività classificata come essenziale (LEA), tanto da essere stata permessa fin da subito anche durante il lockdown. Quella della donazione di sangue e di plasma è una pratica che va non solo sostenuta, ma incoraggiata con ogni mezzo e a nostra disposizione. La Commissione Europea, com’è noto, ha destinato oltre 7 milioni di euro a supporto dei servizi trasfusionali italiani per raccogliere e pianificare plasma da convalescente Covid-19. Ciò è avvenuto nella consapevolezza che la ricerca in materia di plasma e la sua raccolta rappresentano, a volte, l’unica fonte di farmaci salvavita. I donatori di sangue e le associazioni che li raggruppano sono un bene preziosissimo, da proteggere e salvaguardare. Tenendo conto delle considerazioni appena esposte, ho inviato una richiesta formale al Presidente della Regione Calabria, Antonino Spirlì, al Commissario ad acta per la Sanità in Calabria, prefetto Guido Longo, al Dirigente generale Dipartimento Regionale Tutela della Salute, Francesco Bevere e al Antonio Belcastro, Delegato Soggetto Attuatore Emergenza Covid-19, affinchè, ciascuno per quanto di competenza, si impegni a volere implementare il Piano Regionale Vaccinale con Sars-Cov-2/Covid-19, inserendo, tra i soggetti destinatari del vaccino in via prioritaria i donatori di sangue ed emocomponenti, secondo selezione di priorità da individuare in collaborazione con le associazioni d’area, che potranno fornire un valido supporto organizzativo, anche con riguardo alla logistica e al trasporto dei vaccini” – Così il Consigliere Regionale, Raffaele Sainato.
Ufficio Stampa Raffaele Sainato Consigliere Regionale