R. & P.
Ai religiosi e religiose
Ai monaci ed alle monache
Agli eremiti ed eremite
Ai sacerdoti e ministri sacri
Ai fedeli tutti
Carissimi,
anche se questo tempo di pandemia ci costringe da molto tempo a vivere in uno stato di distanziamento fisico e non ci consente di vivere – come avremmo voluto – quei momenti di condivisione orante degli altri anni, sento – come Pastore di questa Chiesa – il bisogno di esprimere il mio grazie al Signore per il dono della vita consacrata e dei tanti fratelli e sorelle che rendono visibile in questa nostra terra la bellezza della vita di consacrazione.
Questo mio grazie unito alla gratitudine della Chiesa diocesana, vorrei che raggiungesse tutti Voi che avete accettato la sfida di testimoniare il Vangelo in questa terra periferica e di rendervi testimoni visibili dell’amore del Signore.
Purtroppo da mesi si susseguono notizie dolorose che riguardano i conventi, i monasteri e le case religiose sparse in ogni angolo della terra.
Notizie che raccontano lo smarrimento, i contagi, le morti, le difficoltà umane ed economiche di tanti istituti religiosi, che diminuiscono a causa della perdite di religiosi e religiose, ma che raccontano anche di testimonianze di fedeltà provata dalla sofferenza, di coraggio, di condivisione di ogni affanno e di ogni ferita, di cura e vicinanza agli ultimi, di carità e di servizio a costo della vita (cfr Fratelli Tutti, cap. II).
V’invito a ricordare e ringraziare il Signore anche dei confratelli e consorelle che sono venuti a mancare in questo tempo vittime del virus.
Questa Giornata Mondiale della Vita Consacrata fu istituita da San Giovanni Paolo II nel 1997 nel giorno in cui la Chiesa festeggia la Presentazione del Signore al tempio, per ricordare la bellezza dell’incontro con il Signore, che ha fatto germogliare in Voi il desiderio di andare dietro a Lui per vedere dove Egli abita.
Voi siete in questa Chiesa diocesana, testimoni di fede gioiosa, profeti di una vita radicata nella Parola e nella preghiera, esempi di donazione per il bene e i vari bisogni di tanti i fratelli e le sorelle.
Oggi siamo di fronte ad una nuova chiamata dello Spirito Santo, che – come affermava san Giovanni Paolo II – ci sollecita ad “essere davvero esperte di comunione e di praticarne la spiritualità” (Vita consacrata, n. 46).
Anche Papa Francesco, ispirandosi a san Francesco, fondatore e ispiratore di tanti istituti di vita consacrata, ci chiede di essere artefici di fraternità, custodi della casa comune, della terra e di ogni creatura.
Cari fratelli e sorelle di vita consacrata, monache ed eremiti, a tutti voi dico con franchezza: rendete a questo nostro mondo la testimonianza dell’essere fratelli e sorelle, riconoscendo, come facciamo nel Padre nostro, che “senza un’apertura al Padre di tutti, non ci possono essere ragioni solide e stabili per l’appello alla fraternità” (n. 272).
Nel buio di questa pandemia siete chiamati a scorgere quelle piccole feritoie di luce, che riaprono alla speranza di un mondo nuovo liberato dalla paura del male e di ogni forma di contagio.
Siete di fronte a nuove sollecitazioni dello Spirito Santo, che vi aiuta a discernere il bene anche per vie oscure ed apparentemente indecifrabili.
Mai come in questo tempo di pandemia, insieme possiamo sperimentare che tutto è collegato, tutto è in relazione, tutto è connesso.
È tempo di vera fraternità universale!
Con tale consapevolezza, questa Giornata mondiale della Vita consacrata potrà essere anche quest’anno una festa gioiosa nella quale lodare e ringraziare il Signore per il dono della nostra vocazione e missione!
Esorto per questo la Comunità diocesana a stringersi in atteggiamento orante attorno a Voi e ad invocare dal Signore altre vocazioni di consacrati e consacrate anche per la nostra diocesi.
A Maria, Madre della Chiesa e di ogni vocazione, donna docile allo Spirito e sposa fedele di Giuseppe, in quest’anno a Lui dedicato, affido tutti e ciascuno di voi consacrati al Signore. Sia sempre presente in voi una fede viva e appassionata, una speranza luminosa, una carità gioiosa, radicale e senza limiti. Imploro per ciascuno di Voi la benedizione di Dio Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, Trinità di amore. Amen!