Siderno,
4 febbraio 2021 – “Come sottolineato qualche settimana fa dalle Nazioni
Unite, l’impatto delle crisi non è mai “gender-neutral” e il Covid-19
non fa eccezione. La pandemia ed i lockdown hanno infatti ulteriormente
accentuato la pesante situazione esistente in Italia ed accelerato
tendenze rivelate già da tempo nel nostro Paese: solo nel mese di
dicembre 2020, come certificano gli ultimi dati ISTAT, sono stati persi
101mila posti di lavoro, di cui 99mila erano occupati da donne. Su base
annua la diminuzione si attesta sui 444mila posti di lavoro, con ben
312mila che riguardano l’occupazione femminile. E il Sud contribuisce al
dato negativo con numeri che sono relativamente più “contenuti”
rispetto al resto del Paese soltanto perché si parte già da valori di
partenza estremamente bassi!
Tra i settori più colpiti dalla crisi,
infatti, quelli ad alta densità di presenza femminile, come sanità,
assistenza, oltre a turismo e cultura. Che hanno ulteriormente ampliato
il divario storico aggravando gli squilibri di genere presenti in
Italia, e non solo. Ma ad essere penalizzati sono anche gli autonomi,
con una perdita di 79mila posti in un mese, i giovani, ed i contratti a
termine. Non si può non essere preoccupati dal grave impatto delle
mutate condizioni economiche, e dell’incertezza delle prospettive nel
prossimo futuro, come dimostra anche l’inversione di tendenza per la
disoccupazione che, dopo alcuni mesi di calo progressivo, è tornata ad
aumentare fino a raggiungere il 9%. Per il nostro Paese la realtà era
già seriamente problematica prima del Covid-19, e in un mercato ancora
“congelato” dal blocco dei licenziamenti, almeno fino al mese di marzo,
la fotografia scattata ora dall’Istat rivela un panorama decisamente
preoccupante. Non c’è più tempo da perdere, è ormai assolutamente
vitale, soprattutto in un momento di incertezza politica come quello che
stiamo vivendo in questi giorni, rilanciare l’economia, il mercato del
lavoro, e agganciare l’occasione del Recovery Plan sfruttando al meglio i
fondi destinati al nostro Paese. Anche facendo sì che l’uguaglianza di
genere diventi obiettivo centrale del Next Generation Eu, e che ciascun
progetto inserito nel Piano indichi con chiarezza l’impatto di genere
dell’investimento” – Così Mariateresa Fragomeni, candidata Sindaco a
Siderno.
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