di Adelina B. Scorda
BENESTARE – Precede di poche ore il comizio indetto in contrada Russelina, l’incontro tra il Prefetto Claudio Sammartino e il sindaco di Benestare Rosario Rocca. L’ultimo, il terzo, attentato subito dalla famiglia del sindaco Rocca potrebbe incidere negativamente sulle amministrative del 25 maggio. L’incontro durato qualche ora, ha dipanato ogni dubbio, nessun annullamento delle elezione, ma tante rassicurazioni. S’indaga su quanto accaduto la sera di domenica, sull’ennesima auto della famiglia Rocca data alle fiamme, e per consentire una maggiore sicurezza verranno aumentati i controlli, le pattuglie e anche se il cerchio si restringe sui responsabili del gesto, la tensione in paese rimane alta. Una tensione alimentata anche da un clima elettorale rovente, due liste due schieramenti, il confronto non si basa neanche più sul semplice piano politico.
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Il carico da novanta, poi, lo sgancia il sindaco che rispedisce al mittente la solidarietà espressa a mezzo stampa dalla lista avversaria “Insieme per Benestare”.
«Non ho apprezzato quel tipo di solidarietà – afferma Rosario Rocca – perché intrisa di polemica politica, ma non ho etichettato i candidati dell’altra compagine avversa come persone pericolose o mafiose. Però è anche vero che la maggior parte dei cittadini, ( noi candidati delle liste compresi) e questo lo abbiamo riferito agli inquirenti, sa esattamente chi sono questi pseudo ‘ndranghetisti, sanno chi ha incendiato l’auto di mio padre parcheggiata sotto casa mia mentre io tenevo un comizio a Belloro, e tutti sanno che le stesse persone hanno incendiato la mia auto alcuni mesi addietro e quella di mia sorella l’anno scorso. Poche personalità della politica benestarese, alcune di queste non candidate sanno che queste persone chiedono voti, fanno campagna elettorale con i facsimiile della lista opposta. Questo è quello che dico, perché è vero che bisogna fare sinergia e andare avanti, però chi ha messo quei volantini nelle mani di queste persone non sta lavorando per il bene collettivo, per questo rifiuto e rimando al mittente certa solidarietà. Chi si candida è animato da buoni principi, ci metto al mano sul fuoco che nell’altra lista ci siano persone oneste, ma di certa solidarietà ne faccio volentieri a meno, perché non potrei compiere oggi un gesto ipocrita dinnanzi alla cittadinanza benestarese. Ho parlato con centinaia di cittadini in questi giorni e la totalità, anche chi non mi voterà, condivide questa scelta. Perché se dobbiamo isolare la parte marcia dobbiamo farlo senza remore, mettendoci la faccia e andando in una direzione. Le dinamiche sono chiare, confidiamo nell’operato delle forze dell’ordine a cui sollecitiamo dei riscontri concreti perché sono trascorsi due anni, non è possibile andare avanti con comitati per l’ordine e la sicurezza bisogna dare delle risposte concrete, non è più accettabile e siamo convinti che anche la controparte vuole che si ponga fine a questi episodi che hanno caratterizzato negativamente il territorio. Però se questi malviventi hanno il volantino in mano dobbiamo chiederci anche perché e da chi gli è stato dato, perché queste persone fanno campagna elettorale contro al mia lista e la mia persona, questo dobbiamo chiedercelo. Ogni errore può essere legittimo però dobbiamo riconoscerlo altrimenti facciamo confusione, qua le cose sono chiare. Ho detto anche sulla rabbia “non accetto certa solidarietà” perché qualcuno in altre vicende pregresse a queste mi ha accusato di aver voluto strumentalizzare il dramma che il paese, e non solo la mia famiglia, sta vivendo. I drammi, soprattutto quelli familiari non si strumentalizzano, perché sono più importanti delle vicende politiche. Io sono convinto di vincere queste elezioni, ma non vinceremo perché mi hanno bruciato la macchina, i cittadini di Benestare ci voteranno per quello che abbiamo fatto e per quello che vorremmo fare per questo paese. Oggi rifiutare e respingere certa solidarietà non significa compiere un atto di contrasto politico alla parte avversa, significa non essere ipocriti. Non rifiuto di porgere al mano a nessuno, ma credo che di collaborazione poteva parlarsi anche prima, e avremmo sicuramente trovato assieme delle soluzioni per isolare al parte marcia. Non si è voluto fare, adesso andiamo avanti con determinazione e senza ipocrisie, non sono più ammesse, è la gente a chiedercelo perché sono i cittadini di Benestare il paese migliore, anche chi non ci voterà»
Nessuna mezza misura, nessun compromesso, il limite probabilmente è stato raggiunto e ad affiancare Rosario in questa campagna elettorale, ma in particolare in questa lotta ci sono anche Gianni Speranza, attualmente coordinatore regionale di Sel e candidato alla primarie di coalizione del centro sinistra come presidente della giunta regionale e due parlamentari, Ferdinando Aiello per Sel ed Ernesto Carbone del Pd. Nell’arco di poche ore di distanza giungono a Benestare, Speranza per il comizio di Russellina, Aiello e Carbone per una conferenza stampa, richiesta da loro e programmata questo pomeriggio, alla presenza anche del coordinatore del circolo Sel Locride, Walter De Fiores, del segretario del circolo Pd di Benestare, Gianni Rocca, e del neo segretario di Sel Calabria Mario Melfi.
Ma se il comizio tenutosi ieri sera in contrada Russellina, che ha visto la vicinanza degli elettori, ha evidenziato la forza dei candidati nel proporre in con decisione il futuro programma amministrativo, che altro non è che il semplice e naturale proseguo del lavoro di cinque anni di amministrazione che hanno portato ben cinque milioni di euro di finanziamenti per il comune di Benestare, acquista rilevanza politica ma soprattutto sociale la presenza fisica e attiva di Gianni Speranza. «Nonostante le vicende negative che hanno segnato purtroppo questo comune, oggi in Italia di Benestare si continua a parlar bene, questo accade anche grazie al vostro sindaco che ha deciso di non mollare, ha deciso di lottare insieme a voi per sconfiggere una mentalità ‘ndranghetista che colpisce nell’oscurità che tenta di distruggere quanto ha di più bello questo territorio. Ma la vostra vicinanza e il vostro voto alla lista di Rosario dimostrerà ancora una volta che i più forti siete voi. Questa gente, deve sapere che Rosario non è solo ma che a fianco a lui c’è un intero paese e un sindaco si sinistra che lotta insieme a lui».
Una vittoria che non si basa neanche più su una questione numerica, per il vicesindaco Domenico Mantegna, ma «sull’impegno dimostrato da questa amministrazione. Noi abbiamo scritto, abbiamo parlato, ma soprattutto abbiamo fatto. Abbiamo adottato atti deliberativi che hanno dato un chiaro segno di legalità e trasparenza, abbiamo preteso che gli appalti fossero gestiti dalla Suap, abbiamo lavorato sulle politiche sociale con aiuti alle famiglie, sbloccando e la consegna delle case popolari, stabilizzando ben cinque lavoratori socialmente utili e per la prima volta a Benestare ci sarà il servizio civili. Siamo andati avanti con la nascita di associazioni, abolito l’Imu sulla prima casa. Molto è ancora da fare, e lo faremo con il vostro aiuto e sostegno elettorale»
Sostegno elettorale che per il momento è rappresentato dai due parlamentari Aiello e Carbone che giunti a Benestare questo pomeriggio, raggiungono Rosario non solo per esprimere la loro solidarietà ma per proporre per far sentire la loro presenza, per ribadire la necessità di un cambiamento. Innovazione e discontinuità con le vecchie dinamiche politiche, ma la vera innovazione per questa terra è il lavoro, «solo così è possibile vincere quella mentalità ‘ndranghetista che alimenta la criminalità organizzata», ha ribadito Aiello «Dobbiamo fare campagna elettorale per la cultura del cambiamento che in questo comune ha un nome e un cognome ed è quello del vostro sindaco». Intanto dai piani alti della politica arriva la notizia per bocca del parlamentare Ernesto Carbone, sarebbe stato firmato dal ministro Del Rio un decreto legge che prevede per la Regione la creazione di una cabina di regia che da ora in avanti gestirà e promuoverà attraverso i vari ministeri proposte a sostegno della regione. Il risultato sarà un governo più vocino a quei sindaci e cittadini che lottano con una subcultura mafiosa? Si dovrà attendere per capirlo, intanto adesso si rimane con lo sguardo fisso alle amministrative del 25 maggio con un appello che proviene dal segretario del Pd locale, Gianni Rocca, che invita alla collaborazione e al dibattito politico.