di Adelina B. Scorda
BENESTARE – Mettere in pratica una nuova idea di rinnovamento politico – sociale è questo l’obbiettivo della lista “arcobaleno”, cambiamento che la lista “Insieme per Benestare” propone con forza al primo comizio elettorale che ieri sera ha fatto tappa in contrada Belloro.
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Difficile, però parlare prettamente di programmi e di idee per il futuro quando le polemiche che hanno contraddistinto questi giorni di campagna elettorale spadroneggiano fra candidati e simpatizzanti. La tensione è alta, gli animi incandescenti e non potrebbe essere diversamente dopo l’incendio all’auto del padre di Rosario Rocca e il rifiuto del sindaco alla solidarietà espressa, seppur con toni che lasciano da pensare, dalla lista Insieme per Benestare. «Non si vince buttando fango sugli avversari – dichiara Enzo Rocca – questa è la quarta campagna elettorale della mia carriera politica e quello che è accaduto in questi giorni non è mai successo. Con quelle parole non si altro che alimentare odio “rispedisco al mittente la solidarietà […] dietro tutto questo c’è una regia politica”. Noi avevamo teso una mano e non l’hanno voluta ma dopo tutto quello che è stato detto su di noi e sulla nostra lista ci tuteleremo nelle sedi opportune. Chi ha commesso questi crimini deve essere assicurato alla giustizia ma permettetemi di dire che in altre occasioni, quando sono stati incendiati i mezzi del comune o quando il bar di Caminiti è stato dato alle fiamme, non è stato fatto un consiglio comunale aperto».
Tuttavia, e questo a onor di cronaca va detto, i consigli comunali aperti a Benestare ci furono ma in occasione dell’incendio all’auto del parroco e a pochi mesi di distanza quando fu incendiata l’auto del sindaco. Due circostante in cui, proprio per il ruolo che rappresentano, l’amministrazione e tutta la cittadinanza ha sentito il bisogno di stare vicino al proprio sindaco e al proprio parroco. Una vicinanza dimostrata dall’organizzazione, in entrambi gli episodi, di una fiaccolata, un modo forse plateale ma l’unico possibile per dire “basta” per chiedere aiuto, per non soccombere a chi fa della violenza la sua strada di vita.
Tutti i candidati ribadiscono lo stesso concetto, ognuno con un la propria idea, con un proprio pensiero, «la solidarietà, la vicinanza va alla cittadinanza benestarese, la vera vittima di questi atti di violenza. Non mi sarei mai aspettato da un sindaco di sinistra – prosegue Falcomatà – il rifiuto della solidarietà della parte avversaria, questa non è politica, né di destra, né di sinistra, questa è la politica dell’inganno ed è ora che i figli di papà lascino spazio alla Benestare onesta che lavora».
La politica dei fatti e dell’impegno è quello che promette “Insieme per Benestare” con un’attenzione particolare alle frazioni, «Abbandonate in questi anni di amministrazione Rocca. Noi – dichiara Giuseppe Zappia pensiamo di poter fare meglio, loro per questo territorio non hanno fatto nulla, in questi luoghi – prosegue – non esiste un’opera che non abbia una paternità, un nome e un cognome ed è quello di Vincenzo Rocca» Un programma, quello della lista “arcobaleno” fatto solo di cose realmente realizzabili, «dove la viabilità sarà il nostro cavallo di battaglia, ma andremo avanti anche con l’edilizia scolastica, con l’istituzione di un premio per ogni bambino nato e per il miglior studente, realizzeremo un parco giochi qui a Belloro e miglioreremo il servizio sanitario con l’individuazione di una struttura comunale per garantire una maggiore assistenza sanitaria»
Restituire a Benestare, dunque, la speranza di un futuro migliore per l’intero territorio comunale «perché insieme si può amministrare meglio, ma soprattutto – conclude Faustina Zito – si può vincere».