BENESTARE – Intervista a Vincenzo Rocca, candidato a sindaco per la lista “Insieme per Benestare”
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Ci parli di lei: Passato, presente e futuro, da candidato a Sindaco, ma prima di tutto da cittadino.
Innanzi tutto devo dire che mi sono sempre sentito orgoglioso di essere cittadino di Benestare, un bellissimo paese, ricco di tradizioni sane e genuine come la sua gente. Qui mi siamo cresciuti io e la mia famiglia e ne sono sempre andato fiero.
Ho sempre cercato di tenere alto il nome di Benestare. A livello politico nei miei 10 anni di sindaco, io, insieme a validi consiglieri e collaboratori, mi sono sempre battuto a qualsiasi livello: regionale, provinciale, locale e non solo, affinché Benestare non venisse lasciato ai margini della politica e quindi potesse crescere e progredire, in modo da dare ai giovani maggiori possibilità per il loro futuro.
Dopo il mio brutto incidente di circa due anni fa, pian piano, sto riprendendo i miei ritmi ed oggi, ho accolto la richiesta dei miei cittadini di ricandidarmi alla carica di sindaco del paese che amo, alla giuda della lista INSIEME PER BENESTARE.
Per il futuro sono ottimista e non potrebbe essere altrimenti, perché a fronte di questi tempi non certo dei migliori dal punto di vista socio-economico, vedo i miei concittadini lottare contro le difficoltà quotidiane con ogni mezzo a disposizione. Loro hanno voglia di un domani migliore, di un futuro diverso per loro stessi e i loro figli, un domani con maggiori opportunità di lavoro e di svago, con migliori condizioni sociali. Noi della lista INSIEME PER BENESTARE, saremo sempre al loro fianco per combattere queste battaglie comuni.
Quali sono state, a suo avviso, le occasioni perse in passato, quello su cui si dovrà lavorare nel presente per ottenere un futuro diverso per la Città.
Ho sempre ammesso che nei miei 10 anni di sindaco ho commesso diversi errori, ma sempre in buona fede, perché in quel momento reputavo di avere preso la decisione giusta per il bene dei mie concittadini. Io mi sono sempre assunto le mie responsabilità, non ho mai cercato di nascondere i miei errori di amministratore accusando la burocrazia, la politica o addirittura gli uffici comunali e quindi i miei collaboratori.
Di occasioni perse in passato ce ne sono state tante. In questi ultimi cinque anni ce ne sono state tantissime e di certo la colpa è dell’attuale amministrazione Rosario Rocca e non della burocrazia o dell’ufficio comunale di turno come lo stesso ripete in continuo assomigliando sempre più ad un disco rotto e stonato.
Credo comunque sia inutile piangere sul latte versato, l’importante è che oggi si sia coscienti di ciò che non ha funzionato in quelle occasioni e si sia in grado di trovare i rimedi giusti per non commettere gli stessi errori cosicché Benestare possa avere un futuro diverso, migliore, come i cittadini meritano.
Il punto di partenza da cui(ri)partirà la sua lista, se otterrà la fiducia dei concittadini.
Il punto di partenza non potrà che essere quello di iniziare un lavoro in sinergia tra Cittadini e amministratori. La lista INSIEME PER BENESTARE è costituita da giovani e meno giovani che il territorio lo vivono quotidianamente, ne conoscono i punti di forza e i punti critici, sono sempre a stretto contatto con le realtà locali ed i Cittadini, sono impegnati nel sociale e lavorano in vari settori: dalla sanità all’edilizia.
Per tali motivi che sono fiducioso in una nostra vittoria, perché i nostri candidati sono persone di cui i Cittadini si fidano, ne conoscono il valore e insieme a loro vogliono iniziare percorso politico-sociale e amministrativo che possa portare ad una Benestare migliore per tutti.
Un obiettivo da raggiungere nel primo anno e che per Lei cambierà nel complesso l’immagine esterna della Città e la percezione interna degli abitanti.
Sbloccare il Piano Strutturale Associato, uno strumento urbanistico che rappresenta un volano per lo sviluppo del territorio e che l’attuale amministrazione ha colpevolmente bloccato. Migliorare i servizi e la viabilità che in questi ultimi cinque anni sono stati molto trascurati, tanto che oggi diverse strade sono addirittura non transitabili dai Cittadini. Tutto questo è impensabile in un territorio, come quello di Benestare, in cui la produzione agricola rappresenta un aspetto, anche economico, molto importante per la popolazione. Rendere i Cittadini partecipi alle scelte politico-sociali che interessano il loro territorio e migliorare la qualità della vita di giovani, meno giovani ed anziani. Questi sono i nostri obiettivi principali, ritengo sia inutile fare una graduatoria e darsi dei tempi a breve scadenza, perché amministrare un territorio non è facile e l’importante e farlo bene, con coscienza e serietà.
Unione dei Comuni, Servizi associati, assemblea e comitato dei sindaci, società miste e partecipate: servono davvero o c’è qualcosa di cui si potrebbe fare a meno?
Tutti sono utili, nessuno è indispensabile. Ritengo che non sono importanti i nomi o le sigle degli enti e degli apparati politici, l’importante è il loro scopo, la loro funzione reale. Se lo scopo comune è quello di migliorare la qualità delle condizioni politico-sociali del territorio, tutti questi enti servono eccome perché l’unione è vero che fa la forza, ma è indispensabile che si remi tutti verso una sola direzione senza interessi personali e non perdendo mai di vista l’obiettivo.
Rispetto a qualche anno fa i soldi trasferiti dal governo ai Comuni sono sempre meno, e gli enti pubblici minori si dovranno mantenere con l’imposizione fiscale, spesso vestendo i panni, come nel caso dell’Imu, dei semplici “esattori”. Lo state spiegando in maniera chiara durante la campagna elettorale?
La nostra campagna elettorale si è basata fin dal principio sull’illustrare le nostre proposte e i nostri progetti e su come questi verranno portati avanti. Abbiamo fatto presente ai nostri concittadini, fin dalla stesura del nostro programma, che le politiche comunitarie, nazionale ecc. riducono sempre più i fondi destinati agli enti periferici, ma ciò deve rappresentare per noi un ulteriore stimolo a lavorare bene, non dovrà essere un alibi.
Incarichi e consulenze saranno bandite durante la sua amministrazione o comunque vale la pena far spendere qualcosa in più al Comune pur di migliorare il lavoro della macchina burocratica?
Bandite assolutamente no, sicuramente saranno utilizzate in modo oculato, valuteremo caso per caso le reali necessità dell’ente.
Il progetto Accoglienza ha rappresentato e rappresenta un’eccellenza per Benestare anche se i contrasti in merito non sono mancati a causa dei ritardi e delle lungaggini burocratiche. Quali sono, in proposito, le intenzioni e i progetti che vorrete intraprendere? Manterrete o abbandonerete il progetto d’accoglienza?
La nostra idea è di mantenere il progetto d’accoglienza. E’ nostra intenzione migliorarlo, renderlo “produttivo e funzionale”. I rifugiati ospitati a Benestare, devono innanzi tutto essere tutelati dal punto di vista sociale e sanitario, devono essere ospitati in strutture idonee e deve essere data loro l’opportunità di integrarsi con la società. Mi riferisco, ad esempio, all’insegnamento delle nozioni basilari della lingua italiana e di alcuni arti e mestieri che sicuramente renderanno qualitativamente migliore tale progetto rispetto a come è stato fino ad ora gestito dall’attuale amministrazione.
Un errore che non commetterà mai
Lasciare soli i Cittadini. La mia amministrazione dovrà essere sempre a contatto con loro e presente sul territorio