di Antonella Scabellone
AGNANA- Trent’anni appena compiuti, una laurea in Economia presa col massimo dei voti, e tanta voglia di fare. Dopo una significativa esperienza lavorativa a Licata, nel settore assicurativo, sarebbe contento di rientrare nel suo paese natale per amministrarlo, avviando un nuovo corso dove la regola numero uno è cancellare le vecchie logiche e i vecchi rancori. Si presenta con la lista “Avanti Giovani” il cui nome è già tutto un programma, Antonio Moio, candidato a sindaco per il comune di Agnana. Conosciamolo da vicino.
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Ci parli di lei: Passato, presente e futuro, da candidato a Sindaco, ma prima di tutto da cittadino.
Sono uno dei tanti ragazzi che per trovare la propria strada purtroppo, ancora oggi, devono andare via dalla Calabria. Mi sono laureato presso l’Università di Messina con 110/110 ma finiti gli studi ho deciso di emigrare per fare nuove esperienze e ho vissuto per qualche anno a Genova dove mi sono occupato della tutela dei diritti dei consumatori presso varie associazioni. Nel dicembre 2012, mi avvio finalmente come libero professionista nel settore assicurativo a Licata, in provincia di Agrigento, il paese della mia ragazza, dove ho aperto un ufficio reclutando diversi collaboratori. Esperienza che nel futuro imminente mi piacerebbe ripetere ad Agnana.
Quali sono state, a suo avviso, le occasioni perse in passato, quello su cui si dovrà lavorare nel presente per ottenere un futuro diverso per la Città.
Agnana ha perso moltissime opportunità negli ultimi anni. Parlo delle possibilità perse non considerando i progetti sulla differenziata, sulle politiche di promozione e rimodernizzazione dell’agricoltura e sulla promozione e valorizzazione turistica. Questi sono dei temi a noi molto cari, perché sono induttori di economia e progresso e noi pensiamo che basta veramente poco per avviare questo processo in un comune piccolo come il nostro.Il nostro programma non è immaginario, esiste, è cartaceo e soprattutto è fattibile!!!
Il punto di partenza da cui(ri)partirà la sua lista, se otterrà la fiducia dei concittadini.
Il nostro sarà l’anno 0!! Teniamo a precisare che qualora fossimo noi la prossima amministrazione dovremmo ripartire dall’inizio, cancellando le vecchie logiche e i vecchi rancori, perché se la nostra terza lista può sembrare divisoria, in realtà nasce con il presupposto di unire. Nella sostanza prevediamo di fissare immediatamente degli incontri con la popolazione entro il primo mese, coinvolgendo le attività produttive e tutti i soggetti privati, per analizzare dettagliatamente i problemi della collettività
Un obiettivo da raggiungere nel primo anno e che per Lei cambierà nel complesso l’immagine esterna della Città e la percezione interna degli abitanti.
Entro il primo anno vogliamo orientarci verso il progetto di aumento dei posti letto per l’attrazione turistica. Abbiamo delle ottime potenzialità ma siamo convinti che prima di promuovere il turismo bisogna essere preparati con strutture e servizi satelliti.
Unione dei Comuni, Servizi associati, assemblea e comitato dei sindaci, società miste e partecipate: servono davvero o c’è qualcosa di cui si potrebbe fare a meno?
Io sono un forte sostenitore dell’assemblea e comitato dei sindaci. Penso che sia un ottimo valore aggiunto per tutti i paesi della Locride, ma bisogna fare di più, e organizzarci meglio essendo più uniti. Se avvenisse ciò, di unione dei comuni o di servizi associati si potrebbe veramente fare a meno, perché sarebbero già in automatico i principi cardini dell’assemblea.
Rispetto a qualche anno fa i soldi trasferiti dal governo ai Comuni sono sempre meno, e gli enti pubblici minori si dovranno mantenere con l’imposizione fiscale, spesso vestendo i panni, come nel caso dell’Imu, dei semplici “esattori”. Lo state spiegando in maniera chiara durante la campagna elettorale?
Lo stiamo spiegando, e questo fra l’altro è uno dei temi scottanti di questa competizione elettorale. Cavallo di battaglia di molti, ma coerenza morale solo per pochi! Noi siamo del parere che siamo tutti uguali, sia nel momento di pagare, che in quello in cui si riceve! La definizione delle aliquote però, è necessaria spiegarla e motivarla, perché altrimenti si finisce a pagare per qualcosa che non è dovuto.
Incarichi e consulenze saranno bandite durante la sua amministrazione o comunque vale la pena far spendere qualcosa in più al Comune pur di migliorare il lavoro della macchina burocratica?
Gli incarichi e le consulenze saranno valutate nelle occasioni più urgenti e solo nel momento in cui non è possibile fare diversamente. Noi abbiamo dei lavoratori socialmente utili e di pubblica utilità che sono stati poco valorizzati, preferendo soggetti esterni che abbiamo pagato, invece che risaltare le potenzialità che loro hanno da offrire.
Un errore che non commetterà mai
Non sarò mai un arrogante presuntuoso! Sarò sempre pronto a discutere con tutti!