(foto e video di Enzo Lacopo)
di Francesca Cusumano
LOCRI – E’ dalla nuova sede della segreteria politica di Viale della Regina, che il consigliere regionale Raffaele Sainato, attraverso una conferenza stampa convocata nella tarda mattinata di oggi, ha illustrato qual è allo stato attuale, lo stato dell’arte degli interventi di edilizia sanitaria previsti nel territorio metropolitano di Reggio Calabria.
Presenti all’incontro, anche i rispettivi presidenti dell’Assemblea e del Comitato dei Sindaci della Locride, Caterina Belcastro e Giuseppe Campisi; il commissario del Consorzio di Bonifica “Alto Jonio Reggino”, Pasquale Brizzi, il vicepresidente vicario Anci Calabria, Franco Candia e il neo consigliere metropolitano, nonché vicesindaco di Bianco, Pasquale Ceratti.
Fin dalle prime battute il consigliere regionale Sainato, ha chiarito agli organi di informazione e non solo, come lo stato di attuazione dei progetti di edilizia sanitaria relativi l’Asp reggina, sia stato oggetto di uno strutturato approfondimento iniziato nei mesi scorsi, al fine di rispondere alle istanze che provenivano dal territorio, dai sindaci, dai cittadini e dall’associazionismo.
«L’emergenza pandemica in atto – ha dichiarato in apertura Sainato – che da un anno sta mettendo a durissima prova il già fragile sistema sanitario calabrese, non dà segni di cedimento, sottoponendo a uno sforzo senza precedenti i servizi ospedalieri e quelli sanitari territoriali. In questo quadro così difficile, si inserisce la drammatica situazione in cui versano le strutture sanitarie della provincia di Reggio Calabria che da anni, attendono l’effettiva realizzazione di investimenti per i quali esistono consistenti finanziamenti, già stanziati e non ancora spesi. La politica – ha continuato il consigliere regionale – negli anni, non ha dato grandi risultati, soprattutto sul versante della sanità».
Al riguardo, un plauso è stato espresso da Sainato al Comitato “Si alla Casa della Salute” che da oramai tre mesi, ogni domenica mattina, tiene un presidio davanti all’ex ospedale di Siderno, una mobilitazione che non accenna a spegnere i riflettori, almeno fino a quando ad essere garantiti non saranno il Diritto alla Salute e un’offerta sanitaria efficiente. «Ringrazio tutti questi cittadini – ha chiosato il consigliere Sainato – perché non sono andati alla ricerca della polemica e della responsabilità, ma con la loro protesta, al contrario, cercano di capire le reali motivazioni che fino a questo momento, non hanno trasformato l’ex ospedale di Siderno in Casa della Salute. Il modo più corretto – ha ribadito – per approcciare alla problematica, un bel segnale che arriva dal popolo».
Ritornando al tema determinante l’odierna conferenza stampa, Raffaele Sainato ha poi tracciato una sorta di excursus della serie di incontri avviati così come delle diverse interlocuzioni “a più livelli istituzionali” (dal commissario straordinario dell’Asp, Giovanni Meloni, il direttore sanitario aziendale Antonio Bray al dialogo diretto con Invitalia) per sollecitare un tempestivo sblocco di tutti quegli interventi (in ambito sanitario), in programma e fermi da troppo tempo.
PRIMO DECRETO CALABRIA
Il primo “Decreto Calabria” approvato nel 2019, prevedeva che per i progetti di edilizia sanitaria, finanziati o da finanziare con le risorse del Programma pluriennale di interventi in materia di ristrutturazione edilizia e di ammodernamento tecnologico del patrimonio sanitario pubblico, gli enti del servizio sanitario della Regione Calabria avrebbero potuto avvalersi, previa convenzione, di Invitalia Spa, quale centrale unica di committenza.
Così il 15 aprile 2020, con proprio decreto, l’allora commissario ad acta per il rientro del disavanzo del servizio sanitario in Calabria, il generale Saverio Cotticelli, approvava lo schema di Convenzione Quadro tra la struttura commissariale e Invitalia Spa, nel quale era stato riportato un elenco di tutti gli interventi di edilizia sanitaria da attuare sul territorio regionale. Per la loro realizzazione, le singole Asp avrebbero potuto aderire all’accordo con l’agenzia nazionale per lo sviluppo.
Le opere previste per l’Asp di Reggio Calabria erano: la Casa della Salute di Siderno (Piano di Azione e Coesione (PAC) 2014-2020), con un finanziamento pari a 9.760.000,00 euro e un importo lavori pari a 6.810.000,00 euro; adeguamento del presidio ospedaliero di Locri, con un finanziamento pari a 14.460.793,17 euro e un importo lavori pari a 10.169.255,20 euro; completamento poliambulatorio di Caulonia con un finanziamento pari a 888.715,0 euro e un importo lavori pari a 8600.000,00 euro; recupero funzionale ed adeguamento normativo Struttura Poliambulatoriale ex INAM di Reggio Calabria (Fondi Aziendali), con un finanziamento pari a 1.150.000,00 euro e con un importo lavori pari a 809.000,00 euro; Casa della Salute di Scilla (Piano di Azione e Coesione (PAC) 2014-2020), con un finanziamento pari a 8.270.000,00 euro e con un importo lavori pari a 5.800.000,00 euro.
A questi interventi, si aggiungevano anche la riqualificazione strutturale ed adeguamento normativo del presidio ospedaliero di Locri – Padiglione Piastra, con un finanziamento pari a 13.500.000,00 euro e un importo lavori pari a 9.500.000,00 euro; la riqualificazione strutturale ed adeguamento normativo del presidio ospedaliero di Melito Porto Salvo con un finanziamento pari a 15.000.000,00 euro e con un importo lavori pari a 10.500.000,00 euro; la riqualificazione strutturale ed adeguamento normativo del presidio ospedaliero di Polistena, con un finanziamento pari a 9.500.000,00 euro e con un importo lavori pari 6.700.000,00 euro. Tutte opere, nello specifico, di competenza Inail.
Nel mese di maggio dello scorso anno, l’Asp reggina, ha a seguire, aderito alla Convenzione Quadro assegnando ad Invitalia la gestione “quale centrale di committenza” degli interventi destinati a Reggio Calabria, Locri, Siderno, Scilla e Caulonia.
DECRETO CALABRIA BIS
E’ con il “Decreto Calabria bis” che il Governo giallo-rosso modificando la precedente impostazione, stabiliva di sottrarre la gestione degli interventi finanziati al commissario ad acta per il sistema sanitario calabrese, per assegnarla al commissario straordinario per l’emergenza Covid-19, Domenico Arcuri, dandogli la possibilità, di avvalersi a sua volta di Invitalia.
«Questo – ha sottolineato Raffaele Sainato – ha bruscamente interrotto un processo che, nonostante le difficoltà, era partito e stava portando all’avvio delle gare di appalto, per tutti gli interventi di edilizia sanitaria, compresi quelli su Locri e Caulonia. La scelta del Governo – ha proseguito – a guida Movimento 5 Stelle e Pd di accentrare queste opere in capo al commissario Arcuri, ha avuto l’effetto di bloccare quanto era stato fatto. Per effetto, però, dell’ultimo Decreto Calabria le attività su Locri e Caulonia, risultano ferme. Infatti, ad oggi, non si conosce quali azioni abbia posto in essere il commissario Arcuri. Ciò è confermato da una serie di atti che sono stati visionati. Il primo- ha spiegato Sainato – è una comunicazione del 25 novembre 2020, con la quale il settore 9 “Edilizia sanitaria ed investimenti tecnologici” del Dipartimento tutela della Salute della Regione Calabria, inviava una dettagliata nota al commissario Arcuri, per illustrare lo stato di attuazione degli interventi di edilizia sanitaria. Tale missiva, rimaneva senza riscontro. Successivamente, il 1° febbraio 2021, il commissario ad acta, Guido Longo e il direttore del Dipartimento Regionale Salute, Bevere, sollecitavano il commissario Arcuri a porre in essere tutte le determinazioni per un rapido avvio anche degli interventi su Locri e Caulonia. Ad oggi, però – ha precisato il consigliere regionale – anche questa ulteriore comunicazione non è stata riscontrata. Contestualmente alle note trasmesse dal commissario e dal Dipartimento, il 2 febbraio 2021, ho espressamente richiesto al commissario Domenico Arcuri chiarimenti in merito, che non sono mai arrivati. Inoltre, il 4 febbraio ho inoltrato formalmente, dopo reiterate istanze verbali, una richiesta di incontro al commissario ad acta, Guido Longo, per discutere del sistema sanitario nella provincia di Reggio Calabria. L’appuntamento, ad oggi, non è stato accordato e la richiesta è rimasta inevasa».
«E’ evidente – ha constatato Sainato – quindi, che la situazione si presenta particolarmente complessa, specie per quanto riguarda le opere da eseguire presso l’ospedale di Locri e quelle per il poliambulatorio di Caulonia. La scelta del governo giallo-rosso di accentrare anche queste attività in mano al commissario Arcuri, non si è rivelata vincente e funzionale agli interessi della collettività. Infatti, mentre su Scilla, Siderno ed ex Inam, Invitalia sta procedendo, per il resto tutto appare fermo».
Raffaele Sainato ha quindi anticipato che, già nelle prossime ore, chiederà una convocazione urgente della Commissione sanità della Regione Calabria, invitando tutti i soggetti interessati, affinché riferiscano come si sta procedendo e soprattutto, cosa si sta facendo.
«La sanità – ha concluso – non ha colore politico. Non si risolve in poco tempo. Dobbiamo agire sulla sanità del territorio. Come politica, siamo chiamati a fare di più, abbiamo bisogno di competenze sia sul piano sanitario che su quello economico. Servirebbe dalla politica, un’attenzione maggiore nell’individuazione di chi andrà ad occupare questo ruolo. E’ necessario che Longo metta in atto i suoi poteri speciali, perché non possiamo più aspettare. E’ su questo, che la politica si deve interrogare. Abbiamo bisogno di una sanità vera sul territorio».
VIDEO CON ALCUNI MOMENTI SALIENTI DELLA CONFERENZA STAMPA