di Gianluca Albanese
MARINA DI GIOIOSA IONICA – E’ bassa l’affluenza alle urne per le elezioni europee, soprattutto nei comuni nei quali manca l’effetto-traino delle amministrative. Basti pensare che alle 17, in media, da noi aveva votato appena il 15% degli aventi diritto. Migliora, comunque, il dato col passare delle ore. Come si ricorderà, è possibile votare fino alle 23.
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Ma al di là del dato degli elettori che si sono recati alle urne, che andrà valutato solo dopo la chiusura dei seggi, ci piace sottolineare alcune storie speciali, colte a margine di un giro pomeridiano nelle sezioni elettorali.
Come quella di Pasquale Mesiti, poco più di quarant’anni con la voce e l’entusiasmo di un ragazzo. Avvocato, Mesiti siede sui banchi dell’opposizione consiliare, dai quali conduce le sue battaglie nell’ambito del gruppo di “Progetto Paese”. Per lui (nella foto a sinistra) è la prima esperienza da scrutatore, estratto a sorte. Militante del movimento 5Stelle, Mesiti avrebbe preferito che gli scrutatori fossero selezionati tra i giovani disoccupati, come accaduto nella vicina Gioiosa Ionica e aveva anche presentato una mozione ad hoc ma, una volta estratto, ha deciso di accettare comunque l’incarico e di devolvere la propria indennità a favore di un’amica, Francesca Barbuto, che alle elezioni dello scorso novembre fu esclusa dai candidati consiglieri della lista “Progetto Paese” e che ora deve allo Stato delle spese di soccombenza (da ricorso giudiziario) per circa 800 euro. Si dice spesso che in politica tutti sono pronti a tradire pur di fare carriera, anche a spese degli amici. Il gesto di Pasquale Mesiti va nella direzione opposta. Anzi, ostinata e contraria.
E poi c’è Adriano Reale (nella foto a destra), scrutatore anche lui, nella sezione adiacente a quella in cui lavora Pasquale. Capisci che è non vedente dall’uso di uno strumento che non gli impedisce, comunque, di annotare i dati sul registro con la dovuta rapidità. Quasi un recordman, che non si scompone nemmeno quando l’affluenza alle urne, almeno nella sua sezione, è decisamente più alta rispetto alle altre. Chapeau.
Due storie, quelle di Pasquale e di Adriano, che nulla hanno a che vedere con la liturgia della pacche sulle spalle, dei sorrisi e delle passeggiate elettorali, dei caffè pagati al bar e dei santini che circolano sottobanco.
Due vicende che nobilitano questa tornata elettorale.