R. & P.
La Calabria, in piena crisi pandemica nazionale, è finita in una bufera da cui stenta ad uscire. Sul fronte sanitario, dopo il triste balletto relativo alla nomina del Commissario regionale e dei vertici di settore, siamo in piena emergenza. Il Piano vaccinale sconta falle vistose nell’organizzazione, i dati ufficiali sull’epidemia lasciano aperti molti dubbi, le strutture ed i servizi sanitari sono deboli.
E purtroppo il sistema sociale ed economico risente fortemente della mancanza di azioni amministrative e di iniziative operative che fronteggino una crisi senza precedenti; manca un supporto concreto alle imprese ed ai settori economici in gravi difficoltà. Gli amministratori regionali di centrodestra, a partire dal Presidente leghista, sono visibilmente non all’altezza.
La sfida della gestione dei fondi POR 2020-27 è in stallo e quella del Recovery Fund rischia di essere disastrosa. Proprio nella sua formulazione non pare, infatti, rispondente a quelli che sono e debbono essere gli obiettivi da raggiungere, in primis lo sviluppo del Mezzogiorno.
Paradossalmente non si rileva neppure una forma di opposizione da parte delle forze antagoniste alla destra, che appaiono perse, avvitate sulle proprie crisi interne quando non addirittura organiche e asservite al Sistema. Il quadro politico calabrese è mutato significativamente nel corso degli ultimi mesi.
Nel Centro destra si sa che la ricerca del potere è un forte collante per i partiti che lo rappresentano. Il fronte del Centro-sinistra appare meno frammentato, ma ancora diviso in due componenti: il PD da una parte con candidato alla presidenza Nicola Irto, un Polo Civico di alternativa dall’altro, riunito attorno alla figura del Sindaco di Napoli Luigi De Magistris. Il Polo sembra raccogliere ormai un ampio consenso attraverso la composizione di forze diverse e protagonisti politici che, con lungimiranza, stanno convergendo per dar vita a una compagine fortemente competitiva.
Il Movimento 10 Idee per la Calabria si era fatto promotore di un appello rivolto alle forze civiche ed ai partiti delle due componenti, PD e Compagine civica, al fine di trovare una sintesi ed un accordo per far nascere un progetto unitario. Un progetto a forte attrattiva anche per ampie fasce di popolazione rassegnata (alle ultime elezioni, di Gennaio 2020, si è astenuto ben il 56% dell’elettorato).
Avevamo proposto una soluzione politica fondata su un Programma di governo essenziale e condiviso, e di individuare assieme il leader di coalizione.
Avevamo proposto quale Leader della coalizione, una donna calabrese di riconosciuto prestigio come Anna Falcone. Il susseguirsi degli eventi, l’imminente scadenza elettorale programmata per l’11 Aprile, troppo ravvicinata, avevano indotto il Movimento ad un’ulteriore riflessione politica.
Il rinvio delle elezioni a fine estate è un fatto nuovo.
E ci spinge a prefigurare ed avviare un’azione politica da protagonisti a partire da alcune considerazioni di base. La prima considerazione è che non si può stare a guardare: occorre dare un contributo politico nella lotta per un’alternativa alla destra peggiore.
Chi sa e può oggi DEVE fare, diviene un imperativo morale prima ancora che civico. La seconda è che bisogna perseguire il bene della Calabria, con spirito di abnegazione e sacrificio, sostenendo un percorso di rinascita culturale ed amministrativa, per far fronte all’emergenza sanitaria, economica e sociale in atto.
Siamo consapevoli che la soglia capestro dell’8% imposta da uno Statuto regionale lesivo della democrazia rappresentativa, costituisce un impedimento insormontabile per soggetti politici nuovi e che per il bene della nostra terra conviene aggregare in ogni caso le energie sane e democratiche in una coalizione civica per provare a vincere.
Abbiamo inoltre l’idea che in seno alla coalizione civica potremmo dar vita ad una forza politica di sinistra autentica ed innovativa, progressista ed ecologista, capace di rappresentare una componente sociale rilevante, le esigenze di giustizia sociale, di equità, di sostenibilità, di meridionalismo democratico, senza ideologismi sterili, lontana dalle ortodossie, ma con riferimento autentico allo spirito della Costituzione repubblicana.
Già alcuni passi sono stati compiuti in questa direzione con l’apporto di Anna Falcone e di altri soggetti civici regionali. La Calabria, da questo punto di vista, potrebbe rappresentare un’occasione straordinaria, di laboratorio politico nazionale.
Il nostro Movimento ha ancora una grande credibilità. E’ venuto il momento di maturare i frutti dell’albero che abbiamo fatto crescere nel corso di oltre due anni di impegno. Unitamente ad altre componenti associative vicine vorremmo giocare un ruolo concreto nello scenario politico calabrese.
Abbiamo già numerose disponibilità di candidature valide, il tempo per comporre una lista regionale di caratura c’è; non sgomitiamo per entrare in lista, ma ci sentiamo partecipi di un percorso che può dare soddisfazione in primo luogo alla stremata gente di Calabria. L’intenzione è di lavorare ad un Progetto Politico avanzato, e nel contempo dar vita ad una lista che lo rappresenti.
La selezione dei candidati avverrà in modo trasparente, puntando su personalità carismatiche, attive, capaci di appeal, ma l’attrazione politica è anche legata alla qualità della proposta e ad una capacità di comunicazione efficace. Riteniamo utile pertanto chiamare a raccolta le nostre forze e lavorare di squadra per partecipare alla competizione elettorale.
Lo scenario di coalizione potrebbe evolvere ancora; forse anche il PD, valutando il rischio di una caduta verticale e di ritrovarsi nel ruolo di attore terzo nella competizione elettorale, con la responsabilità di agevolare la destra e la deriva della Calabria, potrebbe optare per una scelta responsabile che tenga conto delle istanze e dei requisiti della coalizione.
Abbiamo personalità di indiscusso valore, competenze sul piano amministrativo, potenzialità straordinarie da esprimere a vantaggio del bene comune.
Data l’importante partita del Recovery Fund e la composizione del Governo Draghi che vede un peso esagerato di ministri e lobby del Nord, non agire per dare un governo autorevole alla Calabria significherebbe condannare la nostra regione e toglierle anche l’ultima speranza.
Pertanto, il Movimento 10 Idee per la Calabria, scende in campo a sostegno della compagine guidata da Luigi De Magistris consapevole che solo una scelta radicale e una inversione di tendenza di chi si propone a guidare la macchina amministrativa in sinergia con cittadini responsabili del loro voto libero, possono condurre la Calabria a fare il salto di qualità: DAL RICATTO AL RISCATTO!