R. & P. (immagine di repertorio)
Il 28 settembre u.s. la Regione Calabria si è dotata del Sistema Telematico Calabria SUE, una piattaforma digitale ed integrata con il sistema regionale SISMI.CA, oltre che con altri sistemi regionali attraverso la quale gestire l’intero ciclo di vita delle pratiche edilizie pubbliche e private.
Tale piattaforma avrebbe dovuto garantire l’eliminazione del cartaceo ed accelerare il rilascio delle autorizzazioni edilizie. Questo purtroppo non è avvenuto, anzi sono innumerevoli i problemi manifestati dalla piattaforma regionale che di fatto stanno bloccando l’intero comparto edilizio della Calabria.
Basti pensare che il SUE, già operativo dal 28 settembre all’atto della sua messa in funzione non consentiva l’inoltro delle opere pubbliche e delle varianti per i lavori in corso. Solo dopo le segnalazioni degli Ordini Tecnici Calabresi è stata superata questa mancanza. Permangono le problematiche legati ai fascicoli già presenti nel sistema SISMI.CA, oltre a problemi di inoltro agli Sportelli Unici Comunali.
Tali questioni stanno creando non pochi problemi ai professionisti, ai committenti privati ed alle pubbliche amministrazioni, generando in numerosi casi il blocco dei cantieri in corso d’opera, con risvolti negativi sui tempi di esecuzione.
Numerose sono state le segnalazioni fatte da tutti gli Ordini Tecnici Calabresi in cui venivano indicate puntualmente le criticità e veniva richiesto di attuare procedure alternative che consentissero di proseguire le attività edilizie. Attendiamo pertanto che siano attuate queste procedure che, di fatto, certificano la bontà delle nostre segnalazioni e la prematura messa in funzione del SUE.
Da non sottovalutare che l’approvazione del regolamento regionale di attuazione della legge sismica, unitamente agli sforzi profusi per addivenire alla versione finale condivisa, a nulla varrebbe se lo strumento informatico connesso non svolgesse la sua funzione.
Il rischio è di far trovare una regione fragile come la nostra ancora una volta impreparata a cogliere le opportunità che potrebbero esserci dal cd Decreto Rilancio (SUPERBONUS 110), per la mancanza di procedimenti snelli ed efficienti in un territorio che ha un estremo bisogno di crescere. Il SUPERBONUS 110 diventerebbe di fatto inattuabile, nei tempi previsti dalla legislazione nazionale, negando l’accesso dei cittadini al credito e non riuscendo a migliorare le condizioni del patrimonio edilizio esistente.
I Presidenti degli Ordini degli Architetti PPC e degli Ingegneri della Calabria