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Seguito da oltre cento studenti, si è svolto l’Open Data Day calabrese con le scuole di Asoc2021. La giornata dedicata a livello internazionale gli open data è stata organizzata su zoom dall’EdicCalabria&Europa, coordinata da Alessandra Tuzza. L’apertura dei lavori è spettata a Luca Ritorto, vicesindaco di Gioiosa Jonica, che ha sottolineato l’importanza per le amministrazioni pubbliche di capire meglio la società civile e ripreso l’importanza di eventi come questo, capaci di coinvolgere i giovani, che sono i protagonisti, ha affermato, non sono solo il futuro ma anche il presente. Quindi il Team Nazionale di A scuola di Open Coesione con l’esperta Cinzia Roma, ha messo in evidenza la passione e l’impegno dei ragazzi, tutti dedicati al monitoraggio civico nonostante la pandemia globale. “Poca ancora la consapevolezza delle pubbliche ammirazioni di mettere a disposizione e gestire i dati aperti – ha sottolineato la Roma- mentre va riconosciuto il diritto di conoscere e chiedere dati riusabili e open da parte della società civile. In questo contesto Asoc rappresenta con i suoi percorsi di monitoraggio civico un punto è di partenza e non arrivo!”. Quindi, Marina Galluzzo del comune di Udine, esperta di digitalizzazione e di open data ha sottolineato la difficoltà delle pubbliche amministrazioni a stare dietro al progresso richiesto dalle direttive europee e dall’Autorità Nazionale per il digitale. “La media dei dipendenti è 50+. Non siamo nati col computer- ha detto- il problema è di istruzione, generazionale e culturale. Non bisogna solo puntare il dito contro i pubblici amministratori, ma trovare una terra di mezzo per inseguire un futuro migliore e promuovere l’istruzione e gli open data”.Raffaella Rinaldis, direttoradi Fimmina TV, ha posto l’accento sul Giornalismo: “Asoc- ha considerato- è una bella palestra per entrare nel mondo della comunicazione (di cui fa parte anche il giornalismo) fondamentalmente la professione del giornalista sta evolvendo e la matematica e la statistica, diventa sempre più fondamentale; I dati sono fondamentali per la veracità della notizia”. La parte centrale dell’evento è stata dedicata ai team di Asoc, con il contributo dei giovani Gli SCARICATI del Ciliberto di Crotone, con la professoressa Rossella Frandina, che hanno posto l’accento su “Una città scaricata dalla sua stessa gente”; affrontando il problema della SIN di Crotone e delle mancate bonifiche. “Più si ritardano i lavori più si insidia la criminalità” hanno sottolineato. A seguire i BUS4MEDMA, coordinati dalla Prof.ssa Eleonora Contartese, dell’Istituto Superiore “R. Piria” Rosarno, che hanno presentato il progetto di fondamentale importanza che prevedeva l’attivazione di una piattaforma Hub per i Bus prevista nel loro paese, finita e purtroppo non ancora aperta. Il team H20 dell’Istituto Superiore ITG EITI Vibo Valentia,coordinato dalla professoressa Irene Sgro’, ha esaminato il tema progetto inerente le perdite idriche sul territorio della provincia vibonese e in ambito regionale. Quindi gli ECO-MIND,del Liceo Scientifico “Zaleuco” di Locri, coordinato dalla Prof.ssa LuisaTotino, hanno riportato l’avventura di monitoraggio civico in atto presso l’impianto TMB di Siderno, con le sue criticità e le possibilità di potenziamento. Fuori programma, sono intervenuti gli studenti del Team QUELLI DEL 2020, del Liceo statale Vito Capialbi di Vibo Valentia, coordinati dal prof. Santoro, con l’analisi sui fondi per la sicurezza antisismica della propria scuola. A concludere l’intervento del prof.Pier Virgilio Dastoli, presidente del CIME, che ha delineato, entrando in tema pandemia, come sia emersa in questi mesi la necessità di un migliore coordinamento sulla gestione della salute pubblica la cui politica è ancora nelle mani dei singoli stati nazionali e non dell’Europa. Prima di chiudere,Dastoli ha invitato i giovani monitor calabresi a tradurre il loro lavoro in proposte e petizioni da presentare non solo a livello locale e regionale ma anche a livello europeo. Proposte che potrebbero essere presentate alle Istituzioni Comunitarie come il PE e la Commissione utilizzando l’istituto della petizione popolare. Infine, ha posto l’accento sul Recovery fund e sull’importanza della società civile nell’osservare l’uso dei relativi fondi, sottolineando il bisogno di investimenti in infrastrutture sociali nel Mezzogiorno, ed in Calabria.
La segreteria Organizzativa dell’Associazione Eurokom