di Pierpaolo Zavettieri
Quasi incredulo ho letto il comunicato stampa sul sito ufficiale del Governo sulla proroga, di ben 18 mesi, del commissariamento straordinario per il Comune di Africo.
Il Testo Unico degli Enti Locali recita che “il decreto di scioglimento conserva i suoi effetti per un periodo da 12 a 18 mesi” – guarda caso, in 30 anni di legislazione speciale non è stato mai applicato in nessuna circostanza un periodo di soli 12 mesi – “prorogabili fino ad un massimo di 24 mesi in casi eccezionali” – manco a dirlo, tutti i commissariamenti sino ad oggi disposti, con questo “sistema” di Governo, hanno sempre avuto caratteristiche di eccezionalità -.
Oggi però si è travalicato, si tratta del *primo commissariamento straordinario della durata di 36 mesi* , disposto per decreto. Se fosse confermato tale provvedimento (oltre ad essere palesemente fuori legge!) sarebbe inaccettabile, paradossale, senza possibili giustificazioni ed introdurrebbe un nuovo concetto di commissariamento ancora più lungo e devastante.
Per non essere tacciato di complottismo ricordo che, non molto tempo fa, qualche illustre personaggio, impegnato in magistratura, in saggistica ed ultimamente anche in virologia, teorizzava l’utilità di un commissariamento straordinario per ben cinque anni consecutivi.
La legittima preoccupazione è che tale teoria, paradossale e nefasta, possa trovare in *Africo la porta d’accesso ideale per suggerire al “sistema” governativo di tentare il* *“raddoppio”* , aprendo un ulteriore squarcio alla nostra democrazia; approfittando del fatto che lo stesso comune, nel corso della storia, abbia spesso avuto la ribalta mediatica per fatti giudiziari e sia stato istituzionalmente delegittimato molto più di altre comunità.
Se fosse utile, per comprendere meglio quanto stia accadendo, rispondendo in parte alla domanda “cui prodest?”, oltre ad evidenziare come l’antimafia di facciata (sia quella di borgata che istituzionale) sia direttamente nutrita da giustizialismo e provvedimenti antidemocratici, basterebbe sottolineare che la proroga ad un commissariamento straordinario (oltre i 18 mesi), per essere concessa, deve essere formalmente richiesta dalla stessa commissione straordinaria incaricata che, è appena il caso di ricordarlo, percepisce doppio trattamento economico più missioni, etc. etc.
Veri privilegi, eufemisticamente parlando! Non sarebbe una notizia irrilevante neppure se si trattasse di mero errore materiale dell’Ufficio Stampa del Governo, addirittura oggi nuovamente riportato in Gazzetta Ufficiale, perché significherebbe che il metodo del *“copia e incolla”* ben noto alle comunità “Sciolte” o alle imprese “interdette” abbia ormai assunto forma virale e dimensione pandemica. *Invitiamo pertanto la politica parlamentare a “battere un colpo”* su questa vicenda, chiedendo al Governo un’ *immediata rettifica del provvedimento*.