di Emanuela Alvaro
SIDERNO – Il 31 maggio la Città si è svegliata ed è stato subito tormentone. Cinquantatre lumache colorate, quarantuno sulla e intorno alla Fontana dei Leoni, nove nella villetta di fronte alla stazione e tre davanti al Comune. Uno scherzo o cosa? No, questa volta non è “opera” del locresi, ma di uno scultore sidernese, Joey Gulloni.
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«Mi ha stimolato il discorso dello Share Fest – “Vivi e Condividi”, la festa della condivisione. Mi hanno coinvolto gli organizzatori dell’iniziativa e, partendo dal logo, si è pensato cosa fare, e allora inevitabilmente la lumaca, con tutto quello che ci si può dire e scrivere su di essa. Essere consapevole che qualcuno l’avrebbe presa come una provocazione mi ha stimolato ancora di più».
È stato un attimo, appena viste, si è innescata una “reazione a catena”. Tutto amplificato dal fatto di averle posizionate alle cinque del mattino.
Chi le ha viste le ha percepite e si è emozionato senza necessità che ci fosse una sorta di schema mentale da seguire per interagire e immagazzinare il senso dell’opera. Ognuno è giusto che le abbia percepite in modo proprio ed è per questo che Joey ha deciso di non metterci né un titolo, né una didascalia.
«A tanti ho spiegato questo discorso, quando ci si trova di fronte ad un musicista sul palco ognuno ne percepisce determinati aspetti e determinate sensazioni e così è con l’arte visiva».
Gli studi di Joey Gulloni hanno seguito il percorso artistico fin dall’inizio. Il Liceo Artistico a Siderno, l’Accademia delle Belle Arti a Reggio Calabria, corsi di specializzazioni e diverse esposizioni in zona e non solo, tra le quali quella organizzata tempo fa nel Palazzo municipale, dove ancora è possibile ammirare una delle opere esposte e diverse in Spagna.
Le lumache per Siderno sono state sempre un tormentone, Joey le ha sdoganate e ne ha fatto un’opera desiderata da tutti.