Il 12/12/12 a Siderno nella sede dell’Ali si sono riunite le più importanti associazioni del territorio. L’oggetto della serata: “la situazione socio-economica della Locride”. Durante un acceso dibattito sono intervenuti:
Marcello Attisano – (responsabile Corsecom – attività produttive).
Vincenzo Albanese – (presidente ALI – Associazione Locride Imprese)
Pasquale Antico – (responsabile ALI – Imprese e Associazioni)
Roberto Ocello – ( presidente Associazione Commercio Siderno)
Decio Tortora – ( responsabile Associazione Consumatori CODICI)
Mario Diano – (coordinatore Jonica Holidays)
Giuseppe Afflitto – (Ass. Siderno Presente Futuro)
Giuseppe Iurato – (Ordine dottori Commercialisti)
Alfonso Passafaro, imprenditore
Bruzzese Vincenzo, responsabile
Giuseppe Vumbaca, Imprenditore
Molta apprezzata l’iniziativa dell’Ali come forza d’urto per il territorio e anche per l’azione del Corsecom. Dagli interventi è emerso il momento terribile che il territorio sta attraversando. Tante aziende chiudono per fallimento strutturale in quanto non riescono a tenere il mercato e, tante altre, “ muoiono stritolate dal fisco”. Anche se le imprese cercano di resistere, aguzzando l’ingegno, stringendo i costi, migliorando l’azione di marketing, aumentando le proprie ore di lavoro, la gravità del momento condiziona persino le scelte non facili come quella più odiosa, ovvero licenziare gli operai. Da più parti è stato ribadito che per le imprese e gli imprenditori è fondamentale che le tasse vanno pagate e tutti in proporzione devono contribuire. Ma il territorio “Locrideo”, con le sue aziende, famiglie, professionisti e pensionati non può farcela a reggere un peso così eccessivo, basti considerare che di fatto, dal 17 dicembre scadenza del saldo IMU La Locride si appresta a diventare la zona più tassata d’Italia con un (IMU) 10,60 % e con il costo del denaro fino al doppio rispetto al nord, un territorio peraltro “cenerentola” e obiettivo 1 per L’Europa. Per anni la classe politica è andata avanti con promesse mai mantenute. La situazione è palese: non c’è una azione di sviluppo e chi vive nel territorio attraversa enormi difficoltà, non ha servizi, non ha collegamenti, l’ultimo treno importante è stato dirottato a Lamezia. Se il turismo, l’artigianato, il commercio, la poca agricoltura arrancano e perdono posizione nel mercato e non si fa nulla per evitarlo, si rischia che l’intero territorio vada in caduta libera e gli effetti negativi arriveranno al terziario che a sua volta non reggerà la sua posizione e, di conseguenza non sosterrà i settori produttivi. Così facendo da un lato le tasse aumenteranno e dall’altro il potere d’acquisto per famiglie ed imprese diminuirà. Va data una nota di merito a quelle Amministrazioni, purtroppo poche, che hanno applicato l’aliquota più bassa. E’ emerso, infine, che l’intero territorio sembri non interessare più a nessuno e che è facilmente influenzabile dalla classe politica. Per questi motivi nasce l’esigenza di un cambio di mentalità e si rende necessario capire ciò che si può fare. Creare una Rete di aziende come strumento per migliorare la competitività e il potere contrattuale.Nel frattempo, si rende necessario fare una azione immediata che è la seguente:
1)Insistere sulla richiesta per ottenere un decreto Locride, per una fiscalità differita o zona franca urbana.
2)Aprire un dialogo con presidente dell’Assemblea dei sindaci affinché adottino, dove fosse possibile, una linea comune del territorio per tutelare imprese e famiglie nella tassazione.
3)Sollecitare incontri sul territorio con sindaci e commissari per razionalizzare in anticipo le tasse.
4)Considerare infine, un’azione di protesta, per dare un segnale forte, contro la sproporzione del prelievo fiscale che ci sta uccidendo e per questo motivo si impegnano a spegnere le insegne e le luci di tutti gli esercizi ed attività commerciali giorno giovedì 20 dicembre, per dieci minuti, dalle 19,00 alle 19,10.