di Gianluca Albanese
CAULONIA – «Se l’amministrazione comunale mi ascolta per mezz’ora e segue le indicazioni che le darò, nel giro di poco tempo il tesoriere dell’Ente potrà disporre di fondi per 4-500mila euro per la ricostruzione del lungomare ed opere connesse, tra cui il ripascimento della spiaggia; basterà perfezionare, firmare e inviare la documentazione alla Regione e alla Provincia». Parola del consigliere provinciale Pierfrancesco Campisi, che stamani ha convocato una conferenza stampa in un bar di Caulonia Marina, per spiegare che i fondi per il lungomare ci sono, ma che, come ha tenuto a precisare «Se l’amministrazione continua a boicottarmi e a cassare ogni mia proposta che faccio per il bene del paese, chi pagherà le conseguenze sono i cauloniesi».
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Ma non solo. Campisi, nel corso dell’incontro con gli organi di stampa, pur senza fare mai riferimento specifico ai fondi che sarebbero disponibili per i lavori riguardanti il lungomare, ha aggiunto che «Se l’amministrazione sa che ci sono questi fondi e non prepara i documenti per ottenerli, si devono dimettere tutti; se non lo sa e ascolta le mie parole allora non sarà difficile accedere a questi fondi, anche se bisognerà fare presto, perché sappiamo che il governo nazionale ha bisogno di risorse e non vorrei che per il mancato utilizzo (conseguente alle mancate richieste da parte degli enti pubblici minori) queste stesse somme venissero dirottate altrove».«Se invece boicotteranno anche questa mia ultima proposta – ha concluso – vorrà dire che mi dimetterò da consigliere provinciale e inizierò una battaglia tutta cauloniese.
Il consigliere è in gran spolvero. Fuma una sigaretta dietro l’altra e parla in maniera accorata ai suoi interlocutori. Spiega che «Non solo l’amministrazione, ma anche chi “muove i fili” ha sempre affossato ogni mia proposta per il solo fatto che viene da me. Accade così da quando sono stato eletto consigliere provinciale» e cita alcuni precedenti: «Dall’edificio scolastico per le medie che avrei voluto realizzare a Caulonia Marina e al quale l’allora sindaco Ammendolia si oppose per questioni di pennacchio» a quello più recente «Dell’acquedotto che trae origine dalla fonte di Stramerca, il cui utilizzo fu necessario per risolvere l’annoso problema della presenza di arsenico nell’acqua che sgorga nel centro storico. Io suggerii la soluzione – ha spiegato Campisi – moltissimi mesi prima che l’amministrazione si decidesse a darmi ragione».
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Ora è il turno del lungomare, pesantemente danneggiato dalle mareggiate d’inizio febbraio «Per il quale – ha spiegato Campisi – già dieci anni fa cercai di reperire i fondi per la sua messa in sicurezza, perchè capii subito che si trattava di un gigante dai piedi d’argilla, e non mi riferiscono solo alla copertura delle sue microlesioni. Dopo febbraio – ha proseguito il consigliere provinciale – mi scontrai sia col presidente della Provincia Raffa che con l’assessore al ramo Rao, perchè l’Ente destinò solo trentamila euro per Caulonia, ma entrambi mi dissero che la richiesta di fondi fatta dal sindaco Riccio era di 25.000 euro, quindi, la Provincia ne destinò, addirittura, di più. Ora, vi assicuro che se si prepara in tempo la documentazione sull’esempio di quella che sto sigillando in busta, arriverà circa mezzo milione di euro. E’ ora che l’amministrazione si svegli – ha proseguito Campisi – e non mi scriva solo per avere più soldi per il festival della tarantella, come ha fatto in settimana».
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Quindi, Campisi ha preannunciato che si farà promotore, per la prossima settimana, di un incontro, a Caulonia, coi tecnici della Provincia e della Regione, proprio sullo stato del lungomare e sul problema dell’erosione della costa «Al quale inviterò – ha detto – sia il presidente Raffa che l’assessore al ramo Verduci. Ora però, prima di tutto, serve che si convochi immediatamente un consiglio comunale per preparare tutta la documentazione necessaria a fare arrivare questi fondi a Caulonia».
Dopo aver messo in un unico involucro tutta la documentazione necessaria, Campisi, come dimostrano le immagini riprese nell’ultimo video, ha sigillato il tutto con la ceralacca, consegnando a chi scrive l’intero involucro, che sarà aperto in consiglio comunale alla presenza dello stesso consigliere provinciale, del sindaco e dei consiglieri
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