DALL’IMPRENDITORE MARCELLO ATTISANO (CORSECOM) RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO LA SEGUENTE NOTA STAMPA:
In Italia negli untimi dieci anni hanno chiuso 120.000 aziende e ogni giorno si perdono 1000 occupati. Nonostante ciò, non c’è e non c’è stata una sola iniziativa strutturale per la crescita. L’unica crescita è quella delle tasse. In queste condizioni, può la gioventù di un territorio debole come la Locride avere una prospettiva? E può la sua popolazione sperare che un giorno la qualità della vita possa sfiorare o imitare, anche lontanamente, quella di Zurigo e Ginevra?
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… Oggi, finalmente una bella notizia è arriva dal fronte dei mercati finanziari. Il Consiglio direttivo della BCE col suo presidente Mario Draghi, ha deciso di portare il taglio dei tassi al minimo storico nell’eurozona (0,15%) annunciando così la misura di politica monetaria per far ripartire la crescita e bloccare la deflazione nell’Eurozona, ma, la cosa più straordinaria, la svolta di Draghi è che le banche potranno usufruire di questi finanziamenti solo se favoriranno i prestiti alle imprese e alle famiglie, l’economia reale tanto per capirci.
Il credito agevolato sarà offerto soltanto agli istituti che lo useranno per questo fine (non per l’acquisto di immobili) e ancora, la Bce si riserva, se le condizioni dell’economia dovessero peggiorare ulteriormente, di far ricorso a strumenti di politica monetaria non convenzionali. Draghi cita gli Abs, i titoli che impacchettano i crediti, che la Bce si prepara a comprare, ma solo quelli riferiti a società non finanziarie del settore privato.
Una svolta sicuramente storica, senza precedenti il taglio dei tassi di interesse di riferimento, che scendono appunto allo 0,15 mentre i tassi sui depositi presso l’Eurotower diventano per la prima volta negativi -0,10%.
… Draghi spiega «Vogliamo essere sicuri che queste misure siano trasmesse all’economia reale»,
Ma davanti a questa bella notizia così importante di politica monetaria e di cifre così colossali, si pensi 400 miliardi di cui 75 all’Italia a un tasso dello 0,15%, davanti a tutte queste risorse, potrà mai un territorio come la “Locride” ultimo puntino del Sud Europeo sperare di agganciare qualche risorsa? diciamo qualche decina di milioni? O dovranno imprese e famiglie continuare ancora a pagare i tassi a due cifre?
Intanto, in attesa che le banche del territorio recepiscano la grande opportunità che si sta presentando per l’accesso al credito, che in buona sostanza può diventare, senza volerlo, un “piano strategico per la Locride” adatto a colmare il fortissimo squilibrio finanziario per famiglie ed imprese che si è accumulato nei decenni, ma anche per far fronte ad una economia oramai stritolata dalla crisi che ha peggiorato la qualità della vita e annientato i servizi. Non per nulla per l’Europa siamo ancora obiettivo 1.
Nel frattempo, godiamoci questo giorno speciale in cui la politica monetaria Europea, per la prima volta, pensa a famiglie ed imprese.
Marcello Attisano
Corsecom – Responsabile attività produttive