SU RICHIESTA DELL’AUTORE, RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO LA SEGUENTE RIFLESSIONE DELL’AVVOCATO PINO MAMMOLITI:
L’intervista di Nicola Irto, di seguito segnalata, suggerisce alcuni spunti di riflessione. In primis, la assunzione di responsabilità politica, da parte di chi guida il PD a livello nazionale e regionale. È di tutta evidenza che il pensiero di Letta è ferocemente incompreso in terra calabra. Il segretario nazionale vorrebbe eliminare le correnti, mentre le correnti vorrebbero eliminare Letta. Noi tifiamo per Letta, ma la partita sembra persa a tavolino a favore dei Viceré.Il secondo spunto di riflessione, intreccia la spinosa quanto inutile polemica che il giovane leader Democrat, ripropone sul tema della provenienza e della residenza di Demagistris.
Come se i calabresi, saranno costretti a “subire” un napoletano riducendo le “opportunità” di scelta autoctone. I cittadini che non aspirano ad avere comandante ma semplicemente un governo regionale capace di tutelare i diritti, lungamente negati, primo tra tutti quello alla salute. Dimentica, Irto, che la Calabria non ha dato i natali all ‘attuale commissario Graziano, al suo predecessore Latorre (nominato parlamentare dai piddini calabresi), senza dimenticare la calabresissima Rosi Bindi, (ri) pescata dopo essere stata rifiutata da tutto il mar mediterraneo. Da ultimo, giusto per rimanere in tema di accoglienza politica, la calabria, vista da destra, ha adottato per garantire i calabresi nei due rami parlamentari, Domenico Scilipoti e nelle ultime elezioni politiche, addirittura Matteo Salvini. Poco importa se Demagistris è di Napoli. Conta di più, molto di più, se con Carlo Tansi e con gli elettori del PD (quelli non interessati a consulenze o a facchinaggio servile) renderanno la Regione un centro di progresso e sviluppo sociale.
P. S. Meno male che questa paralizzante e vergognosa idiozia (della territorialità) non viene replicata dal resto d’Italia, altrimenti Sbarra e Bombardieri, per evocare i più noti calabresi impegnati in Italia a difendere gli interessi collettivi, non essendo cittadini di Roma, non avrebbero potuto sedere nelle stanze capitoline.Chi usa questo tema per acuire distanze e creare muri di diffidenza è un Giuda vivente, in Calabria purtroppo.Pino Mammoliti