DI SEGUITO LA NOTA STAMPA DI ANTONIO LATELLA-PORTAVOCE DEL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA GIUSEPPE RAFFA:
L’aumento delle tariffe sul conferimento dei rifiuti, deciso dalla Regione Calabria, ha provocato la ribellione dei sindaci della Locride che considerano tale decisione una scelta scellerata. E per impedire che gli aumenti, che vanno dal 100 al 300%, producano effetti disastrosi sui bilanci dei comuni e sull’economia delle famiglie è stata indetta una manifestazione di protesta programmata per mercoledì prossimo in concomitanza con la seduta del Consiglio Regionale.
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Tale decisione è stata assunta questa mattina nel corso di un’assemblea di sindaci, alla quale hanno preso parte anche il presidente della Provincia di Reggio Giuseppe Raffa, i consiglieri provinciali Vincenzo Loiero, Pasquale Brizzi e Piero Campisi e il rappresentante dell’ANCI Giuseppe Varacalli. Alla riunione, svoltasi a Marina di Gioiosa Ionica, hanno partecipato i primi cittadini di Caulonia, Roccella Ionica, Africo, Martone, Gerace, Stignano, Grotteria, Bianco, Mammola, S. Ilario, Ciminà, Marina di Gioiosa Ionica, Gioiosa Ionica, Antonimina, Bovalino e Bivongi.
I sindaci, nei loro interventi, hanno espresso grande soddisfazione per la decisione dell’Amministrazione provinciale di sostenere la loro protesta fin dalla manifestazione di mercoledì prossimo. Lo stesso presidente Raffa ha garantito che la Provincia si costituirà in giudizio innanzi le giurisdizioni competenti, invitando i Comuni a fare altrettanto contro “questa scelta scellerata non certo finalizzata alla realizzazione di interventi strutturali in grado di modificare e migliorare il sistema dei rifiuti esistente in Calabria”. Un sistema che Giuseppe Raffa ha definito “Fallimentare, soprattutto perché la scelta dell’aumento delle tariffe sul conferimento è finalizzata al pagamento dell’impresa che dovrà trasportare le eco balle fuori Regione. Come Provincia abbiamo sempre sostenuto che sul sistema dei rifiuti bisognava mettere in atto una strategia che puntasse sì alla differenziata, ma anche alla realizzazione di infrastrutture idonee allo smaltimento. Ma su questo non abbiamo mai avuto risposte”.
Giuseppe Raffa ha poi ricordato che la Provincia di Reggio Calabria potrebbe essere autosufficiente in fatto di conferimento ed ha difeso le ragioni della protesta dei sindaci sostenendo che “Non hanno alcuna colpa in quanto la stessa ricade interamente sulla Regione che non ha creato le condizioni per lo smaltimento”.
“E’ giusto che la gente sia dalla nostra parte”, ha evidenziato il sindaco di Marina di Gioiosa Domenico Vestito- per il quale la decisione della Regione pesa direttamente sui cittadini, in quanto saranno loro a sostenere il nuovo costo del conferimento”. E ha rivolto un forte appello “Affinché stiano al fianco dei sindaci e della Provincia in questa battaglia”.
Di “provvedimento iniquo”, ha parlato il sindaco di Gerace, Giuseppe Varacalli, anche nella sua qualità di rappresentante dell’ANCI Calabria. “ In merito a questo provvedimento, l’ANCI – ha detto Varacalli – che non è stata sentita, si è subito attivata organizzando incontri sul territorio con assemblee in ogni Provincia. Mercoledì in occasione della seduta del Consiglio regionale, protesteremo a Palazzo Campanella: siamo determinati al punto di bloccare i lavori. L’aumento delle tariffe è talmente gravoso da far saltare i bilanci di tutti i Comuni. Un provvedimento che deve essere revocato”.
Determinato anche il sindaco di Martone Giorgio Imperitura, per il quale siffatta decisione provoca “Un grave danno all’immagine dei Comuni. Mercoledì protesteremo e non escludiamo di consegnare anche la fascia tricolore. Siamo molto determinati, soprattutto perché pienamente coscienti della fondatezza della protesta”.