di Questura di Reggio Calabria
È stato stipulato oggi presso la Questura di Reggio Calabria, alla presenza del Questore della provincia Bruno MEGALE, un protocollo d’intesa per la sicurezza informatica tra la Polizia di Stato ed il Grande Ospedale Metropolitano “Bianchi-Melacrino-Morelli” di Reggio Calabria.
Il documento è stato sottoscritto dal dirigente Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni della Calabria, Vincenzo Cimino e dal Commissario Straordinario del G.O.M., ing. Iole FANTOZZI e si inserisce nell’ambito delle attività di prevenzione svolte dalla Polizia di Stato, a protezione dei sistemi informatici e dei collegamenti telematici, specificamente dedicata alle infrastrutture informatizzate di aziende strategiche e di pubbliche amministrazioni, la cui compromissione può causare interruzioni o disfunzioni nell’erogazione di servizi pubblici essenziali.
I dati sensibili detenuti e trattati dalle Aziende Sanitarie, come quelli relativi ai pazienti, alle patologie o alle relative terapie cui sono sottoposti, sono esposti al rischio di possibili attacchi on line, mirati a carpire le informazioni per scopi illeciti di natura economica, ma anche potenzialmente per danneggiare e compromettere i sistemi informatici con finalità terroristiche o meramente dimostrative.
L’accordo odierno segue quelli analoghi, già sottoscritti con altre Aziende Sanitarie in ambito regionale e costituisce una tappa del percorso che vede gradualmente coinvolte varie realtà pubbliche e private, caratterizzate dall’operatività in settori strategici, che va garantita e tutelata per il bene della collettività, con mirate azioni di tutela preventiva e di pronto intervento in caso di emergenza.
Il modello di collaborazione tra la Polizia di Stato ed il G.O.M. è basato su condivisioni e analisi di informazioni necessarie a prevenire e contrastare attacchi o danneggiamenti informatici, segnalazioni di emergenze relative a vulnerabilità dei sistemi e sviluppo di attività di comunicazione per fronteggiare le situazioni di emergenza.
E’ essenziale, infatti, porre in essere tutte le iniziative atte a prevenire e contrastare ogni forma di accesso illecito, anche tentato, con finalità di interruzione dei servizi di pubblica utilità o indebita sottrazione di informazioni sensibili, prevedendo la possibilità di un intervento immediato qualora si presentassero criticità.
Il coordinamento di tali attività periferiche è affidato al C.N.A.I.P.I.C., Centro Nazionale Anticrimine Informatico e Protezione Infrastrutture Critiche della Polizia di Stato, istituito a Roma presso il Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni, attivo 24 ore su 24, che cura anche l’assistenza e protezione diretta alle più importanti e strategiche infrastrutture informatizzate a livello nazionale e le relazioni internazionali in tale settore.
Reggio Calabria, 10 giugno 2021