di Gianluca Albanese
MARINA DI GIOIOSA IONICA – «Fate girare la voce; fate sapere a tutti l’ingiustizia che come cittadini non possiamo tollerare, perché non è giusto che debbano essere i calabresi a pagare per l’incompetenza dell’assessore Pugliano e per la tracotanza dei dirigenti regionali del settore Ambiente, che con una relazione diffusa ai Comuni hanno deciso di raddoppiare i costi di conferimento dei rifiuti indifferenziati in discarica». Il sindaco di Marina di Gioiosa Ionica Domenico Vestito, più che preoccupato, è arrabbiato nero. Dopo aver lanciato per primo l’allarme relativo alla decisione presa dal dipartimento regionale «Per far quadrare – ha detto – l’assestamento di bilancio che il consiglio regionale dovrà votare a giorni ma noi renderemo noti a tutti i nomi dei consiglieri regionali che vorranno votare questa ingiustizia, indipendentemente dal loro colore politico».
{loadposition articolointerno, rounded}
I fatti sono noti. Un paio di settimane fa, nella posta elettronica dei Comuni arriva il link al quale il dipartimento regionale rinvia per far conoscere le nuove tariffe per lo smaltimento dei rifiuti. Vestito non ci sta e lancia subito l’allarme, chiedendo e ottenendo la convocazione di un’assemblea di AssoComuni col tema all’ordine del giorno, partecipata – come si ricorderà – anche ai sindaci della Piana di Gioia Tauro. Ieri, poi, una nuova riunione coi sindaci alla presenza del presidente della Provincia di Reggio Calabria Raffa, convocata proprio a Marina di Gioiosa, come a simboleggiare che questo comune è l’epicentro della lotta contro una decisione dai più ritenuta scellerata.
{youtube}cSeBFRwlDQ0|580|340{/youtube}
Oggi, Vestito ha voluto rendere edotta la cittadinanza «Perchè – ha chiarito – gli aumenti dei costi ricadranno solo sui cittadini, non sui bilanci dei comuni» e nonostante la scarsa presenza di persone «Che – ha detto – evidentemente non hanno ancora chiara la gravità del problema» il sindaco ha esposto in maniera molto chiara e “adrenalinica” la tematica, premettendo che «L’origine del debito da colmare con questa misura adottata dalla Regione sta nella decisione, presa nei mesi precedenti, di trasferire i rifiuti calabresi in Puglia, che è costata ben 180 milioni di euro: un’enormità».
{youtube}kDpgNY4NCv8|580|340{/youtube}
L’occasione è buona per ricordare le annose criticità del sistema regionale di smaltimento dei rifiuti indifferenziati, col peso che grava esclusivamente sulle province di Reggio Calabria e Catanzaro, mentre la provincia di Cosenza non ha mai voluto delle discariche sul proprio territorio. Ma anche per ribadire che «Bene abbiamo fatto a revocare il bando precedentemente adottato dalla commissione straordinaria: adesso – ha spiegato il sindaco – paghiamo 800.000 euro per lo smaltimento dei rifiuti differenziati (600.000 per la raccolta e 200.000 per il conferimento in discarica); con la decisione della Regione, che è efficace dal I maggio, i costi aumentano a 1.000.000 di euro all’anno e sono destinati ad aumentare ulteriormente nel 2015. Di sicuro – ha aggiunto – Marina di Gioiosa e la sua amministrazione non applicheranno le nuove tariffe decise dalla Regione. Ci mettano – dice Vestito con aria di sfida – pure in mora».
Poi, dopo aver attribuito responsabilità specifiche alla Regione anche sul ritardato avvio della racccolta differenziata «Hanno elargito – ha detto il sindaco – finanziamenti a pioggia solo per incrementare il bacino elettorale», ha stilato il calendario delle azioni di protesta, chiedendo il coinvolgimento di tutti – ma proprio tutti – gli attori sociali.
«Come sindaci – ha detto Vestito – abbiamo deciso d’impugnare l’atto e il ricorso al Tar lo farà materialmente la Provincia di Reggio Calabria, come preannunciatoci ieri dal presidente Raffa».
«Alla prossima seduta del consiglio regionale – ha proseguito il sindaco – saremo tutti i sindaci presenti con le fasce tricolori che siamo pronti a consegnare se dovessero perseverare con questo intento».
{youtube}vWSyfmoGuPg|580|340{/youtube}
Ma c’è una terza forma di protesta, facile da realizzare e per nulla dispendiosa, per la quale non sarà difficile ottenere la massima partecipazione dei cittadini. «Mandate tutti un’e-mail – ha esortato Vestito – direttamente all’assessore regionale all’Ambiente, all’indirizzo francesco.pugliano@regcal.it e spiegategli che avete una dignità e non siete disposti a pagare queste tariffe spropositate e inique».
La battaglia, insomma, è appena iniziata.