DI SEGUITO LA NOTA STAMPA DEL MOVIMENTO POLITICO “LOCRINASCE”
Il movimento politico “LocRinasce”, dopo aver esaminato nella consueta riunione settimanale il risultato delle elezioni europee, si è soffermato sulla analisi delle più importanti disfunzioni e disservizi che stanno interessando il territorio locrideo.
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Iniziando dal trasporto ferroviario, ad esporre la probabile – se non quasi certa – soppressione di alcuni treni a partire dall’orario estivo, è stato Sergio Grasso per l’Associazione Ferrovie in Calabria.
A seguito di delibera di Giunta dell’8 aprile scorso n. 124, in progetto, la soppressione di molti treni regionali, di cui tre principali collegamenti ferroviari che interessano i cittadini della Locride: il collegamento Reggio Calabria – Crotone delle ore 5.05, già soppresso al sabato a partire dallo scorso settembre, il Catanzaro Lido – Reggio Calabria delle 18.05, indispensabile per molti pendolari locridei e reggini, con sede di lavoro nel crotonese e nel catanzarese, nonché il Sibari – Reggio Calabria, della sera.
Ma vi è di più. E’ prevista una riduzione annua, di circa dieci milioni di Euro, del budget che la nostra Regione destina ogni anno al trasporto locale su rotaie, gestito da Trenitalia, con conseguente declassamento a fermata dieci stazioni della linea jonica tra cui Gioiosa Marina e Ardore. Si tratta di una trasformazione di tipo tecnico, che prevede l’eliminazione dei binari di precedenza ed incrocio e relativi apparati di segnalamento che normalmente caratterizzano le stazioni ferroviarie e che permettono di effettuare manovre dei convogli ferroviari ed, in particolare, incroci tra treni marcianti in senso opposto e precedenze, ad esempio, tra un treno più veloce che supera uno più lento, riducendo così la capacità di traffico di tutta la ferrovia Jonica.
Non si può che prendere atto che negli ultimi quattro anni l’esecutivo regionale, in primis l’Assessore al ramo, Luigi Fedele, si è limitato ad operare tagli indiscriminati, sacrificando gli interessi primari dei cittadini e privilegiando la solita logica ragioneristica.
A nulla valgono le quasi giornaliere denunce da parte dell’Associazione Ferrovie in Calabria, del Ciufer, (Comitato Italiano Utenti delle Ferrovie Regionali), a difesa dei pendolari che subiscono continui disagi e limitazioni rivolte nei confronti della Regione Calabria che è l’unica e vera responsabile dello smantellamento del servizio di trasporto pubblico.
Il Movimento LocRinasce esprime preoccupazione per i paventati tagli e non può che schierarsi a fianco di tutti coloro che lottano per fornire alla Calabria uno standard di servizi in linea con gli altri Paesi Europei
Successivamente la discussione si è spostata sull’ambiente e , in modo particolare, sulla recente notizia di desecretazione di atti parlamentari d’inchiesta sul caso Ilaria Alpi e le navi dei veleni; tra questi ci sono anche note dei Servizi Segreti con cui viene segnalato l’interesse delle cosche di ‘ndrangheta nello smaltimento illecito di rifiuti tossici e radioattivi.
Lunedì prossimo, sempre in Cda Riposo alle ore 19.00 continueremo a parlare di ambiente, con particolar riferimento alla raccolta differenziata, nonché di sanità. L’Ufficio di Coordinamento invita i cittadini, anche in questo caso, a partecipare numerosi.
L’Ufficio di Coordinamento.
DI SEGUITO LA NOTA STAMPA DEL CIRCOLO SEL DELLA LOCRIDE
Il Circolo SEL della Locride, che da mesi insieme ad associazioni e comitati pendolari mette in evidenza le continue incapacità gestionali dell’Assessore ai Trasporti Luigi Fedele, esprime solidarietà e vicinanza alle centinaia di pendolari della linea jonica che ancora non hanno alcuna notizia sul proprio destino a partire dal prossimo lunedì 16 Giugno.
Esprime poi sconcerto per il perseguirsi del maldestro operato del dermatologo aspromontano Luigi Fedele che continua senza sosta e vergogna a giocare con la pelle dei calabresi improvvisandosi esperto di trasporti e grande stratega politico, provando poi a scaricare su altri le proprie responsabilità.
E’ infatti una maldestra e fraudolenta operazione quella di aver tagliato a metà aprile, con una delle ultime delibere di Giunta presiedute dall’ex salvatore delle Calabrie Giuseppe Scopelliti, i fondi per il trasporto regionale e simultaneamente aver tagliato i principali treni dei pendolari ionici (quelli del mattino e della sera) con la speranza che le prevedibili proteste dei cittadini avrebbero permesso di ottenere con maggiore facilità lo sblocco dei fondi FAS, che teoricamente servirebbero ad altro, ma che nell’ottica del “bancomat europeo” tanto cara al centro destra da Tremonti in poi, servono a compensare i tagli statali e regionali e non, come previsto e come sarebbe opportuno, a raddoppiare le risorse.
Tardivo e non risolutivo il preannunciato intervento in fase di assestamento di bilancio regionale che rende ancora più evidente la precarietà e l’improvvisazione con cui viene gestito il settore in Calabria.
Un esempio su tutti: l’uscita della Calabria dai “corridoi europei” per via dell’assenza ingiustificata della Regione ai tavoli decisionali.
La vicenda trasporti in Calabria, usata come braccio di ferro continuo tra il Nuovo Centro Destra di Luigi Fedele e il PD (cfr. dichiarazioni Fedele in risposta a D’Attorre del 6 Giugno scorso), alleati al Governo nazionale e divisi, giustamente, nei territori è la cartina tornasole delle criticità delle larghe intese e soprattutto dell’inconsistenza politica e amministrativa del Nuovo Centro Destra.
Se neanche nella fascia territoriale dove il partito ha conseguito le percentuali di consenso più alto e nonostante ad esso appartengano l’ex Presidente della Giunta, l’Assessore Regionale e il Ministro dei Trasporti (Lupi) si riesce a garantire l’essenziale diritto alla mobilità ai cittadini, diritto che sta alla base di moltissimi altri fondamentali diritti, come può questa compagine ergersi a paladina del popolo come spesso proclama? Si prenda atto del fallimento, si prenda atto dell’impossibilità a governare (col Pd o con altri più naturali partner come in Regione Calabria), si segua l’esempio dei uno dei più convinti esponenti del Nuovo Centro Destra locrideo, l’ex Assessore locrese Alfonso Passafaro che, di fronte a denunciate criticità politiche con i suoi colleghi di governo amministrativo e, forse, di fronte alle continue deficienze politiche e gestionali a livello regionale, ha preferito dimettersi e conservare la propria dignità politica.
Al PD si chiede di intervenire presso il Sottosegretario Del Basso De Caro che solo poche settimane fa, a Locri, aveva garantito maggiori attenzioni a questo territorio, per verificare possibili e immediati interventi per scongiurare l’ennesimo danno, con beffa, per la nostra gente.