DI SEGUITO LA NOTA STAMPA DEL MOVIMENTO POLITICO LOCRINASCE
La prudenza da un lato e l’incredulità dall’atro finora hanno indotto LocRinasce a non prendere posizione in merito alle notizie diramate a più riprese dalla stampa nel corso degli ultimi anni, circa la reale possibilità che enormi quantitativi di rifiuti radioattivi siano stati interrati nel territorio calabrese.
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Purtroppo, creando un forte senso d’inquietudine e d’impotenza in tutta la popolazione interessata, le notizie paventate hanno avuto riscontro da documenti di Sismi e Sisde desecretati di recente dal governo Renzi. Il carteggio in questione è corredato da specifiche indicazioni geografiche dei luoghi, comprendenti Grotteria, Limina, Gambarie, Canolo, Locri, Montebello Jonico, Motta San Giovanni, Stilo, Gioiosa Jonica, Serra San Bruno, Fabrizia e il vibonese, che sarebbero divenuti sedi di interramento del materiale radioattivo.
L’attività criminale sarebbe stata svolta con l’appoggio di note cosche ndranghitistiche calabresi negli anni ‘90, pertanto il quadro che ne viene fuori appare molto verosimile e carico di possibili conseguenze funeste. In merito a questa vicenda, il Movimento, dopo ampia discussione al suo interno e in considerazione della responsabilità che gli attiene, ha deliberato di unirsi a tutte le forze politiche e alle associazioni che intendano rivendicare il diritto all’informazione e alla tutela della salute dei cittadini, sancita dall’Art. 32 della Costituzione italiana.
A tal proposito, LocRinasce, dichiarando la propria adesione al nascente comitato per l’accertamento della verità sull’inquinamento radioattivo della Locride, promosso dal locale Circolo Sel, comunica, inoltre, di voler fornire sostegno e adesione alle iniziative che saranno programmate dall’associazione Articolo32Calabria per fronteggiare l’emergenza rifiuti tossici e radioattivi.
A tutti i rappresentanti istituzionali di organismi statali presenti ai vari livelli territoriali, che finora non hanno ritenuto di intervenire per accertare la realtà dei fatti e per porre rimedio al disastro ambientale prefigurato dal carteggio desecretato, il Movimento rende noto che i cittadini della Locride, pur essendo abituati a sopportare disagi di ogni genere, non intendono subire passivamente le conseguenze del disastro ambientale che si va delineando.
L’indignazione, la rabbia e in molti casi, purtroppo, anche la costernazione, causata da lutti e/o gravi malattie tumorali che potrebbero essere stati determinati dalla presenza sul territorio di sostanze radioattive, non preludono a nulla di buono. La richiesta che si leva alta dal territorio è di istituire, al più presto possibile, a livello istituzionale una task force che, analizzando nel dettaglio i documenti desecretati, coordini l’attività di mappatura del territorio interessato dal temuto inquinamento, e provveda alla bonifica dei siti relativi.
La popolazione richiede inoltre alle autorità competenti, per ovvie ragioni, la creazione di un registro che raccolga le informazioni sui malati di cancro, residenti nella varie località del territorio della Locride.
L’Ufficio di coordinamento