R. & P.
Un intenso weekend alle porte per la rassegna teatrale estiva messa a punto dal T.C.A. (Teatri calabresi associati) diretto da Domenico Pantano.
In programma “Concerto con Leucò” sabato 7 agosto, alle ore 21.30, a Locri nella suggestiva Villa della Fondazione Zappia, e “Anfitrione” domenica 8 agosto, alle ore 21.30, nella splendida cornice del Teatro al Castello di Roccella Ionica.
Continuano gli appuntamenti con il grande Teatro nella Locride, grazie alle proposte del cartellone organizzato dal Circuito teatrale calabrese e dal direttore artistico Domenico Pantano con il patrocinio e la collaborazione dei Comuni di Locri e Roccella Ionica.
Un fine settimana nel segno della cultura e dell’arte, dunque, per il pubblico calabrese che potrà immergersi nella bellezza dei luoghi e nella condivisone di magnifiche emozioni che solo lo spettacolo dal vivo sa donare.
“Concerto con Leucò”, tratto dal capolavoro di Cesare Pavese Dialoghi con Leucò (Le streghe – Schiuma d’onda – La vigna), è un progetto teatrale multimediale, ideato, realizzato e interpretato da Agnese Ricchi in scena con Cristina Golotta, prodotto dal Centro Teatrale Meridionale.
Un’affabulazione costante d’immagini, suoni e prosa che ci trasporta dentro un mondo neofantastico, catartico e ipnotico. Due attrici agiscono dentro un’installazione video-sonora, evocano il mito di Circe, Saffo e Ariadne.
Tre dialoghi estratti da quel testo autobiografico che l’autore terrà con sé fino agli ultimi istanti prima di togliersi la vita. Un viaggio polisensoriale che ci rivela le nostre origini attraverso la ritualità, la bestialità, il soprannaturale, la morte.
“Anfitrione”, il capolavoro di Tito Maccio Plauto nella versione di Livio Galassi, vedrà in scena due attori noti al grande pubblico, Debora Caprioglio e Franco Oppini, insieme a Giorgia Guerra, Federico Nelli e Lorenzo Venturini.
Un grande schermo bianco che scandisce il ritmo di un’ora e venti circa di spettacolo, una scenografia essenziale ma emozionante e delle musiche intense affidate a Luciano Francisci: sono le caratteristiche della proposta teatrale dell’Associazione Culturale Teatroper, in coproduzione con il Centro Teatrale Meridionale.
La trama narra di Giove che, preso d’amore per Alcmena, ha assunto le sembianze del marito di lei, Anfitrione, mentre costui combatte contro i nemici della patria. Sul palco, ad attrarre il pubblico, gli dei dell’Olimpo, per coinvolgerlo con la spudorata beffa che solo una divina perversione può architettare. Plauto dà sfogo alla sua fantasia quando Anfitrione ritorna vittorioso dalla guerra, dando libera uscita al “gioco dei doppi”: al centro della scena gli equivoci, lo smarrimento di identità che conduce a contemporanee alienazioni. La trama si complica, fino al più esilarante, inestricabile parossismo che solo il “deus ex-machina” riuscirà felicemente a sbrogliare.
Uno stile elevato ma d’impatto, una trama complessa ma resa con competenza adatta a un pubblico ampio che saprà anche generare la risata, e magari una riflessione.