R & P
ll.mo Presidente della Repubblica,
le scriviamo per interessarLa in merito ad una vicenda che, sebbene riguardi una moltitudine di ragazzi nel loro processo formativo, mette in contrapposizione istituzioni di primaria importanza, soprattutto in un’area marginale com’è la Locride e nella fattispecie il Comune di Siderno, rasentando una “guerra tra poveri”, laddove lo Stato nella sua complessità non sempre riesce a rispondere alle problematiche esistenti.
La controversia riguarda un accordo tra enti locali, Comune e Città Metropolitana, in merito alla concessione di aule dell’IIS G. Marconi di Siderno alla Scuola Media Pascoli/Alvaro, senza che l’Istituto Superiore abbia avuto l’opportunità di manifestare la propria decisa e motivata opposizione a tale iniziativa.
Il latore di questa lettera, Consiglio d’Istituto dell’IIS G. Marconi, in quanto Organo Collegiale preposto dalla normativa vigente anche rispetto alle competenze in materia di uso delle attrezzature e degli edifici scolastici (ai sensi dell’articolo 94 del D.Lgs. 297/94 e degli artt. 2-5 del DPR 275/99 come modificato dai DPR 156/1999 e 105/2001,) intende mettere in evidenza l’ enorme difficoltà ad istituire un rapporto dialogico-democratico non soltanto con la Città Metropolitana, legittimata a tenere tali rapporti, ma anche con altre Istituzioni che sebbene non legittimate intendono difendere “con le unghie e con i denti” posizioni unilaterali che cozzano violentemente con gli interessi formativi della comunità scolastica di questo Istituto.
Da parte di questa Istituzione scolastica non vi è nessuna intenzione a sottrarsi ad una discussione del problema in modo democratico e nel rispetto di tutte le Istituzioni senza assumere atteggiamenti arroganti e prepotenti, soprattutto da parte di coloro che si troverebbero ai margini della problematica.
Per le suddette ragioni, rinnovando la nostra disponibilità al dialogo ed alla risoluzione del problema, non possiamo non paventare il rischio di una costante “guerra fra poveri” (genitori ed alunni dell’IIS contro genitori ed alunni della scuola Media Pascoli\Alvaro) causata dalle lacune delle Istituzioni che, pur avendo avuto molto tempo a disposizione, non hanno messo in atto gli interventi necessari ad evitare l’emergenza strutturale odierna.
Come Consiglio d’Istituto abbiamo approvato gli strumenti relativi alla Sicurezza, dopo un attento e scrupoloso monitoraggio sia strutturale che didattico, che ci obbligano a mantenere inalterati i presupposti operativi.
Ci si domanda come si fa a non tener conto dell’utenza scolastica laddove è prevista la presenza di 25 disabili, con patologie totalmente differenti l’uno dall’altro che necessitano di spazi previsti dalla normativa inclusiva sulla disabilità; come si fa a non voler tener conto dell’utenza scolastica specificatamente tecnica se i laboratori devono essere trasformati in aule; come si fa a non tener conto del periodo di emergenza sanitaria che impone misure particolari e speciali per tutelare la salute e l’incolumità degli studenti e soprattutto degli alunni disabili ?
Questi sono solo alcuni degli interrogativi che poniamo come organo responsabile di una Istituzione scolastica che trova la sua origine nella città di Siderno e che ha dovuto attendere oltre 50 anni per la creazione di questa nuova struttura, la quale è stata ed è il fiore all’occhiello per la formazione professionale (Ragionieri e Geometri) di intere generazioni. La prospettiva di privare gli studenti dell’Istituto Marconi degli spazi ad oggi destinati ed utilizzati per la loro formazione professionale e crescita personale ci indigna A Lei sig. Presidente ci rivolgiamo,
In virtù della sensibilità che l’ha contraddistinta nel suo settennato Presidenziale La preghiamo di trasmettere agli organi competenti un messaggio di democratica collaborazione affinché non venga messa a rischio la formazione culturale di un solo studente, rifuggendo qualsiasi anatema che possa leggersi come “mors tua, vita mea”
Tale logica non ci appartiene in quanto da sempre l’IIS G. Marconi è presidio di
democrazia e legalità e riteniamo tali principi debbano contraddistinguere tutte le
Istituzioni Repubblicane.
Cordialmente
IL PRESIDENTE DEL CDI
Sig.ra Cordì Rosa