(foto di Enzo Lacopo)
di Emanuela Alvaro
LOCRI – I lavori del consiglio comunale sono stati avviati dal consigliere d’opposizione, Pino Mammoliti, che ha chiesto apertamente di non sottacere quanto è accaduto riferendosi all’ormai ex assessore all’ambiente, Alfonso Passafaro, questione sulla quale ha chiesto un dibattito. Dibattito chiesto anche per le dimissioni dal Consorzio Termale di Vittorio Zadotti, sulle quale per il consigliere si deve capire se siano dipese da attività investigative. «Da ultimo chiedo a nome del mio gruppo che sia fatta una delibera da inviare all’ex sindaco di Rizziconi, per testimoniare vicinanza per tutto quello che ha fatto per la sua comunità». Documento che nei minuti di sospensione è stato effettivamente prodotto e condiviso da tutto il consiglio comunale.
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Alfonso Passafaro ha spiegato di non voler creare nessun disagio alla maggioranza, ricordando che prima di essere assessore è per Locri Alfonso Passafaro. «Ringrazio i consiglieri di minoranza e alcuni di maggioranza, non c’è nessuna strategia sotto, come qualcuno ha voluto fare intendere e al sindaco dico che può dare la delega, nonostante lo ringrazio per il gesto di tenerla».
Passafaro ha sottolineato che le parole dette dalla minoranza le avrebbe volute sentire da qualcuno della maggioranza, ma che suo malgrado non è stato così. «Vorrei chiudere la polemica e lo dico a quelli della maggioranza che non hanno capito il perché della mia scelta. Io sono Alfonso a prescindere dell’assessorato, Locri può crescere e io lavorerò a prescindere dall’essere o meno in giunta».
Passafaro e Zadotti due questioni sulle quali il sindaco, Giovanni Calabrese, prendendo la parola ha spiegato il suo punto di vista. «Ho ringraziato l’assessore Passafaro per quanto fatto, mantenendo inalterato il rapporto. Le incomprensioni politiche ci possono stare, ma sono certo che possa concorrere comunque al bene della città. Per quanto riguarda le dimissioni di Vittorio Zadotti – ha continuato – a me non risulta che è stato raggiunto da un avviso di garanzia. Lo ringrazio per l’impegno profuso per il Consorzio termale, ma non ci sono state le condizioni per lavorarci bene e solo per questo credo che abbia rassegnato le dimissioni. Zadotti ha sanato la sua posizione contributiva per il quale non aver pagato non è stato dolo, ma solo una svista».
Altra questione sulla quale si è prodotto un documento nel corso della sospensione dei lavori del consiglio comunale è stata quella relativa alle Fondazioni Zappia e Scannapieco, sulle quali Pino Mammoliti così il resto del consiglio hanno convenuto che è arrivato il momento di ottenere, in considerazione delle difficoltà a reperire notizie di qualsiasi genere sulle stesse, a partire dalle nomine, e dopo aver chiesto la presenza dei rispettivi presidenti, una relazione dettagliata di tutto, da discutere in consiglio e poi a quel punto comprendere se sia il caso di chiedere le dimissioni o si possa addirittura revocare gli incarichi.
Dopo il punto relativo alla Consulta giovanile, sul quale alle domande della minoranza ha risposto il consigliere, Domenica Bumbaca, si è passati alle linee di indirizzo per il Piano strutturale comunale, sul quale ha relazionato l’assessore all’urbanistica, Evelina Cappuccio, spiegando quello su cui per la maggioranza è importante puntare, recupero edilizio, rispetto per l’ambiente, adeguamento dei fabbricati già esistenti, cura dell’immagine del centro storico e tanto altro sintetizzati in documento, poi approvato. Documento votato favorevolmente dall’opposizione la quale attraverso il capogruppo, Antonio Cavo ha espresso la necessità che si inseriscano anche altri punti come valorizzare e sviluppare in modo ordinato la zona dello svincolo di Cannetti, un centro storico da rivedere con vincoli che creano difficoltà nella ristrutturazione degli immobili datati, edifici di pregio da tutelare, la regolamentare della zona a monte e a valle della nuova 106 e la questione cimitero, sulla quale Mammoliti ha specificato di puntare all’espansione ragionata dell’urbanistica cimiteriale, chiedendo anche di depennare il porto turistico, per lui solo uno spot elettorale.
Cavo ha anche chiesto informazioni su un’eventuale autorizzazione ai buchi sulla facciata dovuti all’istallazione di un impianto di climatizzazione, questione sulla quale Calabrese ha spiegato di aver provveduto lui, senza gravare sulle casse comunali e non pensando che questo potesse causare danno all’immobile comunale.
Le proposte dell’opposizione sono state accolta dalla maggioranza, e per il porto, sia l’assessore Cappuccio che il vice sindaco, Raffaele Sainato, hanno spiegato che trattandosi di un paese costiero è prevista una zona portuale nello specifico del Piano spiaggia, altro punto in discussione e approvazione nel corso del consiglio comunale, che va a raccordarsi con il Psc.