R. & P.
Nel Mezzogiorno, dal 1995 ad oggi, mancano nel Sud oltre 1,6 milioni di giovani.È questo Il quadro dipinto dall’analisi di Confcommercio. Ciononostante il Governo dei ” migliori” cosa fa? Destina al Sud il 40 per cento( invece del 70 destinato anche per la riduzione del divario tra i Paesi dell’Unione) che, nei fatti, rappresenta solo il 10 per cento, lordo, di quelle somme. Dinanzi a questa rapina di possibilità, alla sottrazione di futuro dei nostri giovani, non basta più la diagnosi e la prognosi.
Non basta più la mera analisi di un dato inconfutabile vissuto giornalmente sulla pelle di migliaia di genitori e figli in una diaspora divenuta emorragica. Ci si aspetta la Rivoluzione civile della gente del Sud, ci si aspetta una presa di posizione chiara, netta, veemente dei parlamentari e dei politici del Sud. I governi hanno bisogno di comprendere che non sono inamovibili e che i cittadini esigono.
E i cittadini debbono comprendere che una rapina siffatta logora il destino del Sud nel silenzio complice dei nominati parlamentari di queste latitudini. Di destra e pseudo sinistra. Manca poco che ci facciano comprare le corde con le quali impiccarci. Al Sud spetta il 70 per cento.
È un Diritto riconosciutoci dall’Europa con il Recovery Fund. Non va interpretato. Va solo attuato. Per farlo non basta la voce dei bastian contrari invisi al Potere. Occorre il coro dei cittadini consapevoli che vogliono restituire la Storia ai propri figli.
REGGIO CALABRIA 03.09.2021