di Redazione
AFRICO- Nel tardo pomeriggio di ieri, i Carabinieri della Stazione di Africo Nuovo, collaborati da quelli dello Squadrone Eliportato Cacciatori Calabria” di Vibo Valentia, hanno arrestato in flagranza di reato di produzione di sostanze stupefacenti, Favasuli Leo,quarantaquattrenne di Africo, il quale è stato sorpreso coltivare marijuana tra gli ortaggi.
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L’uomo, nel corso di un servizio di rastrellamento finalizzato alla ricerca di piantagioni di cannabis indica, è stato trovato in possesso di 10 piante di marijuana, di altezza variabile dai 50 ai 70 cm, coltivate in un terreno di sua proprietà, ubicato poco fuori dal centro abitato, insieme ad altri ortaggi. Al termine delle formalità di rito e dopo aver estirpato la piantagione, l’arrestato è stato tradotto presso la propria abitazione di residenza in regime di arresti domiciliari in attesa del giudizio direttissimo che ha avuto luogo stamane presso il Tribunale di Reggio Calabria.
L’arresto del Favasuli era stato preceduto, nel primo mattino di ieri, da quello di Zappia Pasquale, cl. 1967 disoccupato, anch’egli del luogo, pregiudicato, nei confronti del quale, sempre i Carabinieri della Stazione di Africo Nuovo hanno dato esecuzione a un ordine di esecuzione per la carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Calabria, dovendo egli espiare una pena di un anno di reclusione per un’evasione commessa a Melito di Porto Salvo il 1° giugno 2008, quando si trovava agli arresti domiciliari, sin dal 20 novembre 2007, a seguito dell’ulteriore notifica di un provvedimento emesso dall’ Ufficio di Sorveglianza di Reggio Calabria, con cui lo stesso era stato sottoposto alla misura detentiva della casa di lavoro in sostituzione della libertà vigilata, in quanto ritenuto soggetto pericoloso a seguito di pregressi reati commessi di rapina, furto aggravato e detenzione abusiva di armi, nonché di ripetute violazioni della misura di sicurezza della libertà vigilata a cui era sottoposto. Terminate le formalità di rito, l’arrestato è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Locri, a disposizione dell’A.G. mandante.