R. & P.
Il Museo Diocesano di Gerace ha celebrato il 30° anniversario dell’istituzione delle Giornate Europee del Patrimonio” che quest’anno ha per titolo “Patrimonio culturale Tutti inclusi” istituito dal Consiglio d’Europa, con una serie di visite guidate e a conclusione ha il “Concerto di musica barocca europea.
Ad eseguire i brani, sono stati professionisti dello strumento musicale barocco che hanno utilizzato strumenti storici artigianali, Cosimo Ascioti (tromba barocca) e Barbara Franco (clarinetto barocco) associati all’Accademia Filarmonica nella sua prima fondazione.
Rispettando il tema dell’anno, alla formazione di professionisti sono stati inclusi giovanissimi allievi tutti della medesima città di Gerace.
Le musiche barocche italiane ed europee sono state eseguite con allo sfondo lo splendido arazzo barocco fiammingo del XVII secolo realizzato dal più illustre arazziere di Bruxelles, Jean Leyniers, su cartone del famoso artista francese Charles Le Brun, l’artista preferito dal Re Luigi XIV, il Re Sole, che attraverso la cultura artistica ha fatto grande la Francia sul finire del ‘600.
Musicisti italiani e tedeschi, artisti francesi e fiamminghi ed esecutori calabresi costituiscono una meravigliosa sintesi dall’unico linguaggio ed espressione, quello della cultura, attraverso quella che è anche l’inclusione di tutti.
Cosimo Ascioti e Barabara Franco docenti laureati in Musica antica, specialisti di strumenti storici, hanno eseguito suonate di Fantini e Sciroli, mentre le giovanissime allieve in violino dell’Accademia Senocrito, Anna Rita e Chiara Condò, hanno dato prova di grande promessa di una brillante carriera eseguendo le musiche dei tedeschi Georg Philipp Telemann e JSebastian Bach.
Apprezzatissimo il brano finale di Claudio Monteverdi eseguito dall’ensamble musicale a cui si è aggiunto un’altra promessa il giovanissimo allievo in percussioni Jacopo Romeo.
Il Barocco è una corrente artistica espressa a tutti i livelli, da quello letterario a quello figurativo e naturalmente a quello musicale, che si impone nell’Europa del XVII e inizi XVIII secolo, successivo alla Controriforma, si esprime attraverso quella che è la teatralità e l’esaltazione dell’effetto drammatico dato dai forti contrasti di luci e di ombre e di virtuosismi arditi.
Il concerto è stato registrato e inviato a tutti i musei Diocesani della Calabria .
E’ un vecchio ritorno a quella che era stata l’iniziativa più importante dell’Accademia Filarmonica geracese , il festival del Barocco, istituito nel lontano 1989, con speciale attenzione agli inediti della Scuola Napoletana che si è imposto in tutto il mondo grazie anche alle numerose incisioni discografiche .
Gerace, dunque, in queste giornate si è posta all’attenzione della cultura, parlando un linguaggio veramente europeo.