di Gianluca Albanese
SIDERNO – La Federazione Nazionale delle Associazioni Regionali o Interregionali delle Istituzioni sanitarie Ambulatoriali Private (ANISAP) ha proclamato lo stato di agitazione delle strutture private accreditate dell’Asp di Reggio Calabria.
A darne notizia è un comunicato stampa diffuso dalla stessa Anisap, in cui è scritto, tra l’altro, che da oltre 6 mesi l’Asp di Reggio Calabria non starebbe procedendo al pagamento degli accreditamenti, lamentando una asserita carenza di organico per il controllo delle prestazioni private dopo che il medico responsabile del servizio è andato in pensione.
Insomma, secondo l’Asp nessuno può controllare le prestazioni rese dalle strutture accreditate e quindi non si piò procedere al pagamento, col risultato che le strutture ambulatoriali private accreditate sono in chiara sofferenza, non essendo più in grado di pagare il personale e i fornitori.
Di seguito il testo integrale del comunicato stampa.
“Premesso che In questo periodo di pandemia le strutture ambulatoriali private accreditate hanno sopperito alle carenze del Servizio sanitario pubblico calabrese garantendo prestazioni che le aziende sanitarie non erano e non sono in grado di garantire. – Considerato che malgrado i continui solleciti e l’invito alla Regione di intervenire, l’ASP di Reggio Calabria continua a non pagare le strutture ambulatoriali private accreditate, adducendo come motivo del mancato pagamento la carenza di organico per il controllo sanitario delle prestazioni effettuate dopo che il Medico responsabile del servizio è andato in pensione. – Costatato che il mancato pagamento che va oltre le 6 mensilità sta portando le strutture sanitarie ambulatoriali al collasso economico non riuscendo a pagare i fornitori e il personale dipendente”.